Black Eyed PLACEBO Forum • Loud like Placebo version

Try Something New, placebo, Muse e delirio. Leggermente slash..

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HappyEnd
view post Posted on 3/10/2006, 17:13     +1   -1




come annunciato di là, metto la mia pazzia :wacko:

avviso già che non sarà una vera FF slash ( non è proprio il mio genere , non saprei come agire, infatti se mai ci fossero scene del genere non le descriverei minimamente (magari giusto il minimo indispensabile ) , lascerei tutto all’immaginazione altrui) .. per lo più penso ad una specie di ‘corteggiamento ‘ in chiave comica. Non c’è nulla di drammatico , e soprattutto, NON C'è NULLA DI VERO!

E qui parte il mio Disclaimer che potrebbe essere anche più lungo della storia in sé:

DISCLAIMER: Tutti i personaggi presenti nella storia non sono assolutamente di mia proprietà.. anche perché se Matthew e Brian lo fossero.. di certo non sarei qui a scrivere.. ehmm.. Lu, datti un contegno! :rolleyes:

Ancora più importante, non so proprio nulla delle loro preferenze sessuali (non è vero, rettifico, ora lo so, il giorno dopo averla postata la prima volta ho scoperto che Matthew è fidanzato con una ragazza ( sono felicissima per lui!! :looove: ) ? Eh eh, beh, del resto è etero pure nella mia ff, solo che è single! In più pare che nella realtà ora come ora lui viva a Como, ma nella mia FF se ne sta in Inghilterra.. Sono ultrafelice anche per Bri, la sua Helena (molto carina) e il loro bimbo che è un amoooreeeee :looove:. Ma qui pure lui è single che più single non si può ;) ) , delle loro vite private , tanto meno di come sia il loro carattere in realtà, ma proverò a dipingere un Brian un po’ spregiudicato e molto, molto sicuro di sé, e un Matthew decisamente più tranquillo, ma che è un finto timido che sa farsi valere quando vuole. E qualche volta farò avere ad entrambi uscite parecchio infantili.. insomma ripeto, il loro carattere me lo posso solo immaginare e molto probabilmente non ci azzeccherò, ma ci provo cmq.


In più le date del tour non rispecchiano la realtà, così come tante altre cose, tipo le mansioni di un manager, i ritmi di vita delle due band, le dinamiche di produzione ecc. ecc. ecc.

In più ci saranno vari riferimenti e citazioni di loro canzoni.



Cosa ancora più importante, questa storia è a puro scopo di intrattenimento, non vuole offendere nessuno dei protagonisti e nessuno in generale.. del resto lo dice la parola stessa , fan FICTION, finzione, cose puramente inventate, sullo schizzo del momento.

Mi hanno detto (grazie milla, Leia :) ) che nella realtà i Placebo e i Muse non vanno granché d’accordo ( il che forse mi ha dato un’idea.. ) e hanno già avuto modo di incontrarsi .. ma in questa storia fingerò che non si siano mai incontrati finora.. e non finisce certo qui la lista dei cambiamenti! :P


E a proposito di cambiamenti , il fatto è che quando l'ho iniziata non sapevo come fosse Dominic in realtà e ora lo so ( anche se avevo cmq già il sospetto che non fosse gay) , ma sono io la prima a dirlo, è in assoluto il più OOC dei personaggi, credo che del vero Dom abbia solo l’aspetto fisico ( e mi prostro in ginocchio, chiedendo scusa a lui, la sua fidanzata, famiglia, parenti, amici e tutte le sue fan!! :cry: :cry: ) , ma mi serve che in questa storia sia gay dichiarato e felice di esserlo. E a volte avrà uscite tanto irriverenti da ricordare vagamente la cara Anya di 'Buffy' :rolleyes: :lol: .. chiedo ancora scusa.


ultima, fondamentale cosa: Ci tengo a precisare che, essendo questa prima di tutto una PARODIA , l’idea è fare una specie di caricatura dei personaggi stessi, ‘esagerandoli ‘ un po’, per quello li faccio suonare più buffi di quanto dovrebbe essere in realtà. :ehsi..: , spero solo che non ve la prendiate

Il fatto è che dopo aver visto qualche loro live e ascoltato a non finire i loro (STUPENDIIIIII ) CD, a me piace immaginarmeli così , giusto o sbagliato che sia.

Credo di aver detto tutto, quindi, se avete resistito fin qui senza addormentarvi, comincio la FF vera e propria:

TRY SOMETHING NEW

Ambientamento: estate 2006 .

Protagonisti Principali: Brian Molko e Matthew Bellamy. Ma ci sarà qualcosina pure sugli altri componenti in generale e non solo..

Modalità di narrazione: userò il tempo presente, perché ho idea che sia più scorrevole..

Riassunto: Matthew Bellamy è convinto di essere etero. Brian Molko è convinto di poter avere chiunque desideri.
E lui desidera Matt.
Perciò, quale migliore occasione può esserci di un progetto di collaborazione fra le due band per verificare le loro convinzioni?


PROLOGO

Alex Weston si sta godendo quei suoi pochi minuti di pausa, fumandosi una sigaretta all’aria aperta, prima di rinchiudersi nuovamente fra quelle quattro mura e adempiere alle sue molteplici attività.

Ma quella fugace tranquillità viene interrotta dall’improvviso squillo di un cellulare, il suo, per la precisione.
Del resto, col lavoro che fa, non può certo permettersi di spegnerlo, nemmeno per un minuto.
Lei è una manager. E’ la manager di una band, una band di tutto rispetto, che è famosa in tutto il mondo e che sta sulla cresta dell’onda da ormai dieci anni.
Lei è la manager dei Placebo.

Alex non ha altra scelta che estrarre dalla tasca dei suoi pantaloni l’oggetto da lei tanto odiato e accingersi a rispondere.
Non si è affatto stupita di veder comparire sul display un numero a lei sconosciuto.
Lei sa già di chi si tratta, perché la casa discografica, la EMI, la ha già avvisata che avrebbe ricevuto quella telefonata molto presto.
Per questo non si fa alcun problema e preme il pulsante della risposta.

“Pronto?”
“Parlo con Alex Weston, vero? Mi presento, sono Tom Kirk, il.. “
“Sì, credo di aver già capito chi sei. E così anche tu hai ricevuto la notizia, eh?” domanda Alex. “Ah, ti do del tu perché mi è più comodo, il ‘Lei ‘ e così macchinoso. Sempre che la cosa non ti crei problemi.. “ si affretta ad aggiungere.
“No, non mi da nessunissimo problema, tranquilla. Del resto, siamo colleghi in un certo senso e molto probabilmente anche coetanei, credo, perché dubito fortemente che tu sia un’ ultra-sessantenne, non quando si ha a che fare con due band energiche, con l’argento vivo addosso, come le nostre!” risponde Tom Kirk, il manager dei Muse, band che quanto a fama, bravura e successo non ha nulla da invidiare ai Placebo.

“No, direi proprio di no. Anche se quei ragazzi a volte mi fanno accumulare così tanto stress che credo mi porteranno ad un invecchiamento precoce!” commenta Alex, con una risatina.
“A chi lo dici! Ad ogni modo, riguardo alla tua domanda, sì, la Warner mi ha appena informato, e sono stati loro a fornirmi i tuoi dati, per conto della EMI. Ti ho contattato perché volevo sapere che ne pensi tu.. “ spiega Tom.
“Io trovo che sia un’idea fantastica!” risponde con un acceso entusiasmo la prima.

“Molto bene. Vedo che la pensiamo allo stesso modo. Le due etichette hanno avuto proprio un colpo di genio. Tutto sommato, entrambi i loro ultimi album sono usciti quest’anno, a distanza di pochi mesi, non più di tre, credo, quindi ciò è perfetto, anzi, più che perfetto. Si può fare un’edizione speciale dei due album con la nuova bonus track inserita. Magari in un’edizione limitata, così da far accorrere i fan il più in fretta possibile.. “ propone il secondo.

“Non che ci si possa lamentare di quanto abbiano già venduto, e sto parlando di entrambi i gruppi. Ad ogni modo, che cosa perfida far l’edizione limitata!” commenta Alex.
“Beh, non lo conosci lo spietato mondo del Marketing?” chiede retorico Tom.
“Certo che lo conosco. Infatti, ho solo detto che è una cosa perfida, ma non che non sia una gran bella pensata. Mi trovi d’accordo al 200%. Del resto, bisogna battere il ferro finché è caldo, e questo ferro è ancora incandescente!” spiega l’altra.

“Già. E poi, non so tu, ma io trovo che i loro sound si possano amalgamare in perfetta armonia, per non parlare delle voci dei due cantanti principali, coi loro timbri così diversi e particolari.. “ osserva Tom.
“Ecco, Un’altra cosa su cui ci troviamo più che d’accordo. Sì, anch’io sono certa che ne verrà fuori una cosa fatta davvero bene e che sarà un successone!” concorda Alex.

“Direi perfetto. Per ora le due case discografiche sono entusiaste di questo progetto e noi due pure, forse persino più di loro! Ora bisogna ‘solo ‘ farlo sapere ai diretti interessati.. “ le fa notare Tom.
“Sì, ma non subito. Voglio dire, stasera i miei ragazzi devono esibirsi e sono già dentro a fare il sound-check fin dal primo pomeriggio. Ora come ora devono rimanere del tutto concentrati. Credo che glielo dirò stasera sul tardi , a fine concerto. “ lo informa Alex.

“Dillo a me, che anche se volessi, ora come ora non potrei avvisare i miei ragazzi. Per il semplice motivo che non ho la più pallida idea di dove si siano cacciati. Sai com’è, oggi non hanno nessuna serata e appena ho detto loro che avevano l’intera giornata libera, si sono dileguati alla velocità della luce. Probabilmente ora saranno sparpagliati per tutta Madrid, in giro a fare i turisti e a spassarsela. Ma del resto se lo sono guadagnati di diritto un break, nelle scorse serate hanno dato davvero il massimo, è giusto che ricarichino un po’ le batterie!” commenta Tom.

“Beati voi che fate vacanza. E così vi trovate a Madrid?”
“Sì, voi dove siete?”
“A Monaco. Se non altro, domani è il nostro turno di riposarci e staccare la spina.. “
“Invece noi domani dobbiamo metterci sotto e la pausa la vedremo col binocolo! Quindi, vedi? Siamo pari. Allora, restiamo d’accordo così: ciascuno ne parla al suo gruppo stasera e noi ci risentiamo domani, anche per definire meglio tutti i vari dettagli, che ne dici?”
“Va benissimo. Ti chiamo io in mattinata, ok? Tanto ormai ho il tuo numero in memoria.. “
“D’accordo, ci sentiamo, allora. Buon concerto per stasera, Alex!”
“E a te buon dolce far niente per tutto il giorno, Tom!” riattacca Alex, finendo di fumar la sua sigaretta, prima di rientrare e rimettersi al lavoro.

Per lei è meglio non pensare a quell’altro manager che probabilmente se ne sta sdraiato al sole, su qualche bella spiaggia della costa, a sorseggiare un cocktail e a oziare alla faccia sua!
Tanto le carte si sarebbero ribaltate il giorno seguente.. per quel momento non le resta che concentrarsi sulla performance della sua band.

TBC

sì lo so qui c'erano sol i manager, ma ora aggiungo il capitolo I dove ci sono tutti i veri protagonisti ;)

Ecco un capitolo decisamente più lungo e ricco.. di un po’ di tutto (l’ho già detto che almeno al 95% è tutta pura e semplice finzione, vero che l’ho detto? :unsure: :unsure: )

Io mi sono divertita parecchio a scriverlo, spero vi divertiate anche voi a leggerlo, si parte:




Capitolo I.

Monaco, ore 23:33


“Grazie di essere venuti stasera. Ci vediamo al prossimo show. Buonanotte!” saluta la platea Brian, alzando la sua chitarra al cielo perché tutti la possano vedere.
Attende che anche Stefan e Steve facciano un cenno di congedo con i loro ringraziamenti e che Steve, come è solito fare il più delle volte, lanci le sue bacchette al pubblico.

Osservano per un po’ la zona dove sono atterrate le bacchette e la conseguente rissa della folla per accaparrarsele, dopodichè spariscono dietro il palco.
Al loro passaggio, gli addetti lanciano loro degli asciugamani che i tre usano per tamponarsi via il sudore.

“Hey, Brian, undici parole all’interno di un’unica frase. Come mai sei così in vena di chiacchiere stasera?” commenta sarcastico Stefan.
“E’ vero, di solito ti limiti a un ‘Grazie ‘ e basta, pensi che sia più che sufficiente. Non è da te essere così.. logorroico!” dice la sua Steve.

“Ah-ah. Davvero divertente, cari miei. La volete finire con questa storia che io sono un po’ freddino col pubblico? Avete mai sentito parlare di quella cosa che si chiama concentrazione? A me per quella serve il silenzio, meno parlo, meglio suono. Del resto, i nostri fan vengono a vedere un concerto, non certo un cabaret!” si difende Brian.
“Ok, ma sono sicuro che a loro non dispiacerebbe affatto un po’ di quella cosa che si chiama * interazione col pubblico *, caro il mio Mr. A – confronto –con –me –il –Polo -Nord- è- bollente!” ribatte Stefan.
“Scusa, ma non hai notato che stasera ha sorriso al pubblico qualcosa come cinque volte? Direi che c’è stata fin troppa interazione!” aggiunge Steve, reprimendo a stento una risatina.

“Ok, basta, è ufficiale. Domani faccio indire una conferenza stampa e annuncio che mi troverò un nuovo bassista e un nuovo batterista, dato che con me avete chiuso!” sbotta Brian, facendo l’offeso.
“E dai, tanto lo sappiamo che dici così, ma non lo pensi sul serio!” risponde Steve.
“Perché ci ami e non puoi fare a meno di noi, come noi non possiamo fare a meno di te!” gli fa due occhini da cucciolo abbandonato Stefan, sapendo che è una tattica vincente.
Infatti il broncio di Brian cede presto il posto ad un sorriso.


Alex viene incontro ai tre, sul corridoio che porta ai camerini.
“Ottimo show, ragazzi, il pubblico era in delirio!” si complimenta lei.
“Oh, finalmente qualcuno che non ha nulla da ridire sul mio atteggiamento!” esulta Brian, con un sorrisetto sfacciato di vittoria rivolto agli altri due.

“Ho una notizia per voi.. “ tenta di informarli lei, ma Brian si porta un indice sulle labbra, imponendole il silenzio.
“Shh, Alex, ce lo dirai dopo. Anche perché se ora non vado a farmi una doccia non rispondo di me. Sono bagnato fradicio e conciato da fare schifo. E io raramente mi faccio schifo!” lo interrompe lui.
“E va bene. Vi concedo un quarto d’ora, non di più. Vi aspetto sul pulman.. “ si arrende Alex, alzando gli occhi in segno di esasperazione, guardandoli sparire ciascuno nel proprio camerino, non senza prima aver dedicato una manciata di secondi del loro preziosissimo tempo a qualche fan che di straforo è riuscito ad intrufolarsi nel backstage.

“Ho idea che sarà più di un quarto d’ora.. “ pensa ad alta voce, guardando sconsolata l’orologio.
Del resto sa che non è la prima volta che fanno così.. e che di sicuro non sarà nemmeno l’ultima.

Un’ abbondante mezz’ora dopo, i tre la raggiungono a bordo del pulman, rinvigoriti e freschi come rose.
Stefan sorseggia una bottiglietta d’acqua, Steve, che non è stato rapido come gli altri due, è ancora alla prese coi suoi capelli bagnati che friziona dentro a una salvietta.
Quanto a Brian, lui se ne sta semi sdraiato sul suo sedile, con una chitarra in grembo, proprio quella che ha usato nell’ultima esibizione.
Non è collegata, perché, considerando l’ora, si potrebbe parlare di disturbo alla quiete pubblica, ma ciò nonostante il suono fievole che ne scaturisce sembra bastargli, forse perché lo rilassa.

“Bene, se non ci sono altri intoppi, io avrei una certa cosa da comunicarvi.. “ comincia Alex.
“E noi siamo tutt’orecchi.. “ risponde Brian, facendo scorrere le dita sui tasti con una velocità magistrale.
La cosa infastidisce non poco la manager.

“Cazzo, Brian, non sei capace di mollarla per due secondi quella dannatissima chitarra?” sbotta Alex, in procinto di strappargliela via, ma lui si ritrae in tempo.
“No, non sono capace. Senti Alex, sei una cara amica, ti voglio un bene dell’anima e tutto.. ma se ti azzardi a toccarla sei una donna morta!” la minaccia, quasi ringhiando, gettandole uno sguardo a dir poco glaciale, per poi riprendere a suonare tranquillamente.

“Cos’è? Soffri di manie suicida tutto ad un tratto? Dovresti saperlo bene che le chitarre di Brian sono off-limits, sono le sue amanti!” l’ avvisa Steve.
“Comunque hai la mia parola che ti ascolto allo stesso, dicci tutto!” le assicura Brian.

“Bene. La EMI ha avuto un’altra delle sue idee .. in combutta con un’altra casa discografica.. “
“Aspetta. Forse ho capito tutto. Si tratta di un altro lavoro in coppia, vero?” chiede Steve.
“Perspicace.. “ esclama Alex, stupita.
“Magari, ancora con la bella Alison Mosshart? Dio, quanto mi piace la sua voce, è così sensuale.. non mi dispiacerebbe lavorare di nuovo con lei.. “ ammette Brian.
“No, non è lei. E poi la Mossahrt è della Domino, mentre la casa discografica in questione è la Warner..” rivela Alex.

“Allora è Michael Stipe. Anzi, no, meglio ancora, i REM al completo! Piacerebbe molto a me lavorare con loro.. “ ammette Stefan, con l’aria sognante.
“ Nemmeno loro, ma ci sei andato vicino, perché si tratta di un gruppo al completo.. “ risponde Alex, mentre Brian passa in veloce rassegna nella sua mente tutte le band che sa che appartengono a quell’etichetta.

“Ok, ve lo dico io, così facciamo prima : si tratta dei Muse.. “ svela Alex.
“Uh? Hai detto i Muse?” chiede conferma Brian, e il suo interesse è tanto che ha perfino smesso di suonare.
“Esatto, i Muse. Hai presente il loro cantante, Matthew Bellamy?” lo indirizza Alex.

“Uhmm.. Matthew Bellamy.. ah, sì. Alto, moretto, occhi di cielo, un visino da cerbiatto.. e un culetto da urlo?” domanda Brian.
“Ok, ce l’hai presente, ma io intendevo inquadrarlo nel panorama musicale.. “ sbuffa Alex.
“Sì, sì, tranquilla, l’ho inquadrato anche lì..” la rassicura Brian, muovendo velocemente la mano con fare infastidito. “ “e credo proprio che ci sarà da divertirsi!” aggiunge con un ghigno.

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Madrid, ore O:42

Essendosi incontrati sulla via del ritorno, tutti i Muse ritornano al loro Hotel alla stessa ora.
Com’è facile immaginare, ciascuno dei tre ha indossato un cappellino e, almeno durante le ore diurne, occhiali da sole scuri, per cercare di camuffarsi il minimo indispensabile.
Ma non sono sfuggiti all’occhio di qualche loro fan un po’ più attento.
Tutto sommato, nessuno dei tre ha corso rischi e ora sono liberi di raccontarsi a vicenda la loro giornata.

“Credo di aver girato tutti i negozi della città e ce n’erano alcuni dai quali non volevo più uscire. E ho fatto una marea di acquisti!” esulta Matthew soddisfatto, agitando con orgoglio tre borsoni colmi.

“E fammi un po’ indovinare, conoscendoti, scommetto che è tutta roba per te.. “ incalza Chris.
“No. Ma per che razza di egoista mi hai preso? Tanto per cominciare ho pensato pure a voi due.. “ li informa lui, consegnando loro due pacchetti regalo, il che li coglie decisamente di sorpresa. “Poi ho preso una cosa per Tom, una per la mia sorellastra, una per il mio fratellino.. “ continua l’elenco lui.
“Quello spiega metà della prima borsa. E il resto?” lo interroga Dominic, conoscendo già la risposta.
“Beh, è ovvio, per me!” ammette Matthew, sentendosi colto in flagrante. “Inoltre, sapete, volevo trovare qualcosa di speciale per una certa ragazza, ma non ho trovato nulla di adatto.. “ continua lui.
“Cos’è, cos’è, questa storia?” si interessa Chris, ma anche Dominic e tutt’orecchi.

“E’ accaduto qualche mese fa, prima che iniziasse il tour.. “ comincia a raccontare lui. “Un giorno, e mi sto ancora chiedendo come diavolo abbiano fatto, ma mi sono trovato davanti al cancello di casa mia due ragazze. Una era tutta agitata e non la finiva più di parlarmi, mentre l’altra, davvero molto carina, era lì che alzava gli occhi e sbuffava, quasi come se stesse solo facendo un favore alla sua amica. E infatti era proprio così. Me l’ha detto esplicitamente che non gliene fregava nulla di me.. “

“Non ci credo, una ragazza che non cede al tuo fascino?” si sorprende Chris.
“Hey, non è con tutte si inneschi il meccanismo ‘Cantante famoso. Lo voglio. Dev’essere mio. ‘ Con questa non funziona. E non esclusivamente verso di me, a lei non piacciono tutti gli artisti in generale, pensa che siamo solo un branco di montati tutto immagine e niente sostanza!” spiega lui.
“Bella stronza!” esclama Dominic.

“Invece per me è una sfida. Infatti, ho circuito per bene la sua amica, quella fanatica. Non sarà stata una mossa molto corretta, lo ammetto, ma alla fine lei mi ha dato il numero della sua amica. Da lì ho cominciato a farle la corte, ma lei non dava nessun segno di cedimento. Vi sembro il tipo che si arrende facilmente? No. E una sera, ok.. diciamo pure notte, mi sono messo sotto la sua finestra e le ho dedicato ‘Bliss ‘, una versione unplugged, solo con la chitarra .. “
“E lei?” chiedono all’unisono Chris e Dominic.
“Niente, non si è nemmeno affacciata. E ho fatto appena in tempo a scansarmi prima che mi arrivasse il secchio d’acqua gelida tirato dai suoi vicini.. insomma, un fiasco totale.. “

“Certo che anche tu… vai là nel cuore della notte a cantarle una canzone dove urli come un esagitato per la metà del tempo!” gli fa notare Chris.
“Uh, è vero. Forse facevo meglio a scegliere qualcosa di più tranquillo, come ‘Endlessly ‘. Ma ho idea che non sarebbe cambiato granché comunque…” sostiene Matthew, accarezzandosi il mento con fare pensoso.

“Sai che ti dico io? Che una cosa è una ragazza che ti sembra una sfida e un’altra è una che se la tira in modo esagerato perché crede di averla d’oro!” dice la sua Dominic, nonostante non siano le donne il suo argomento preferito.
“Mi sa che hai ragione. Quella non si merita niente, non so nemmeno perché mi sono dato tutto quel disturbo per lei finora. L’unica canzone che dovrei dedicarle è qualcosa come ‘Hyper Music ‘ “ decide lui. “E dite un po’. Voi che avete fatto oggi?”

“Al contrario di te e del tuo spropositato amore per i beni materiali, io mi sono fatto una bella passeggiata per la costa, in un posto un po’ fuori mano, molto a contatto con la natura. E’ stato davvero rilassante!” spiega Chris.
“E davvero vuoi farci credere che sei rimasto là per tutto il giorno?” lo interroga Dominic, molto dubbioso a riguardo.
“Certo che no. Giusto un paio d’ore.. poi mi sono rotto ed è emerso anche il mio amore per i beni materiali e la vita di città!” ammette lui. “ Se non altro, almeno io non ho comprato mezza Madrid!” aggiunge, rivolto a Matthew, che si nasconde il viso dietro a un borsone.
“Sono drogato di souvenir, non ci posso fare niente!” si giustifica.

“E tu che hai fatto?” chiede Chris a Dominic.
“Beh, sapete, ero partito con un progetto a metà fra i vostri, shopping ed escursioni, ma poi ho incontrato un ragazzo spagnolo.. e ho passato tutto il giorno con lui. Dio se sapeva muovere il suo bacino, e non solo quello… “ commenta malizioso Dominic.
“Dom, sei incorreggibile! Possibile che ovunque andiamo tu devi lasciar il tuo segno?” lo ammonisce Chris.
“Ma io sono fatto così. E poi come facevo a dire di no a uno così caliente?” si giustifica lui.
“Dom, sei peggio di una cagna in calore!” lo prende in giro Matthew.
“E fiero di esserlo!” ribatte lui e tutti e tre scoppiano a ridere.

Sentendo le loro voci, Tom esce dalla sua stanza e li raggiunge nella Hall.
“Guarda, guarda che si è degnato di tornare!” esclama.
“Una giornata libera va vissuta fino in fondo!” si giustifica Dominic.
“Tieni, chissà che questo ti faccia cambiare l’umore nero che ti ritrovi!” aggiunge Matthew, porgendogli il suo regalo.
“Grazie. Ad ogni modo, non sono arrabbiato, è solo che vi devo assolutamente parlare. Ci sono grosse novità all’orizzonte.. “ annuncia Tom.

“Abbiamo perso il gruppo supporter? E’ un peccato, a me piacevano, erano bravi.. “ si allarma Matthew.
“No. Non riguarda loro.. “
“Allora è saltata qualche data, vero? Questo è pure peggio, detesto deludere i nostri fan.. “ si allarma ulteriormente.
“Non è nemmeno quello. Non ha niente a che vedere con il tour, è più una cosa.. “ tenta di spiegare Tom, cominciando a perdere la pazienza, ma Matthew lo interrompe di nuovo, facendosi cupo in volto.
“Ho capito tutto, non aggiungere altro. Mi restano solo pochi mesi di vita e nessuno di voi voleva dirmelo fino a questo momento.. “
“Cazzo, Matt, non potresti cercare di essere un po’ meno catastrofico?” sbotta Tom, portandosi una mano alla testa.

“Dico, ma li hai letti o no la maggior parte dei testi che scrive?” gli fa notare Dominic.
“Già. Catastrofe è il suo secondo nome!” ridacchia Chris.

“Sapete, considerando che me la cavo benissimo a suonare sia la chitarra che le tastiere nel corso della stessa esibizione, basta che mi metta solo un altro po’ più di impegno e sarò in grado di aggiungere senza problemi anche basso e batteria, così potrò fare a meno di voi, se non apprezzate il mio stile!” protesta Matthew, incrociando le braccia.
Chris e Dominic lo guardano molto, molto poco convinti.
“Che c’è?”
“Non te la prendere, Bells, ma non la dai a bere a nessuno quando fai il minaccioso.. ammesso e concesso che quella fosse una minaccia!” commenta Chris.
“E’ vero, scommetto che pure una farfalla saprebbe incutere più timore di te!” lo punzecchia Dominic.
Matthew semplicemente li ignora e si rivolge nuovamente a Tom.

“Ci stavi dicendo? E giuro che stavolta non ti interrompo più!” gli promette col più innocente degli sguardi.
“Stavo dicendo che state per provare qualcosa di nuovo, che ancora non avete fatto: collaborerete con un’altra band.. “ annuncia Tom.
“E di chi si tratta?” domanda Chris.
“ I Placebo.”
“Sono quelli di ? ‘Pure Morning ‘ , vero? Adoro quella canzone, specie quando parla dell’amico vestito in pelle, wow, che bella immagine… “ commenta Dominic.
“Sì, quella è una delle tante.. “ risponde il manager, ignorando il resto.
“”Bello. Mi piace come idea. Adoro il loro sound e misto col nostro dovrebbe nascere qualcosa di davvero niente male.. “ sentenzia Matthew, sorridendo all’idea.

“Benone. Sono felice che vi piaccia l’idea, anche perché è una cosa che avreste dovuto fare in ogni caso. E’ partito tutto dalla Warner, e così non potete certo rifiutarvi.. “
“Hey, non mi piace essere comandato a bacchetta. Un dannato giorno avrò la mia personale dannatissima etichetta e allora ci produrremo per conto nostro!” spergiura Matthew.
“Forse, ma visto che ancora non ce l’hai, chiudi il becco e attieniti ai loro dannati ordini!” gli risponde per le righe Tom.

“Sia chiaro che lo faccio solo perché interessa a me e non perché me l’hanno imposto!” precisa Matthew e gli altri due annuiscono in pieno concordo.
“Come volete, a me basta che lo facciate!” alza gli occhi Tom.


TBC

per ora è tutto .
spero che vi piaccia, ma sentitevi liberi di dirmi qualunque cosa, ci mancherebbe ^_^ .

anzi, se per qualche motivo non dovesse andare bene, sentitevi pure liberi di cancellarla 8per lo + lo dico ai moderatori ) e scusate tanto se l'ho messa :unsure:


ora devo scappare, ma stasera mi metto a leggiucchiare le FF che ci sono qui , promesso ^_^

Edited by HappyEnd - 3/10/2006, 22:42
 
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iRmA`
view post Posted on 3/10/2006, 17:57     +1   -1




uuuh appena ho un pò d tempo la leggo! :kiss:
 
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RiotStarGirl
view post Posted on 3/10/2006, 18:05     +1   -1




nonostante io non ascolti i muse e non ho idea di chi siano alcuni personaggi (prometto che mi informerò^^) questa ff mi sembra molto bella, è scritta bene e la storia mi piace!!!
aspetto il seguito...
complimentissimi!!!!! :tao:
 
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HappyEnd
view post Posted on 5/10/2006, 19:50     +1   -1




Rieccomi!
Irma, tranquilla, prenditi tutto il tempo che vuoi , ci mancherebbe! ^_^
RiotStarGirl, doppie grazie perché la stai leggendo anche se non conosci i Muse , lo apprezzo davvero tanto. :woot: Cmq a livello caratteriale è tutto iper inventato sia su di loro che sui placebotti belli! :rolleyes:

Ecco un altro capitoletto, dove le due band si incontrano, spero vi diverta.. :


Capitolo II.

La mattina dopo, così come si sono messi d’accordo, Alex rintraccia il numero che le è rimasto in memoria, lo aggiunge alla rubrica e chiama.
Attende qualche squillo, ma poi giunge la risposta.

“Pronto?” borbotta una voce affaticata dall’altra parte.
“Hey, Tom, sono Alex. Ti ho preso in un momentaccio?”
“Non me ne parlare, è un casino. Sono qui al Palacio Deportes , dove si devono esibire stasera. Sono solo le nove di mattina ed è già assediato da una folla infinita, tanto che pare che la strada dove volevamo farli passare ora è inaccessibile. Dobbiamo sgombrare la zona, oppure trovare una via secondaria entro il primo pomeriggio, sto facendo fare i salti mortali alla security.. “ spiega Tom.
“Capisco. Ma vedrai che si risolve tutto.. “

“Lo spero. E tu che mi dici? Non te lo chiedo nemmeno dove sono i Placebo.. “
“E fai bene. Le conosci meglio di me le conseguenze di una giornata libera. Posso solo immaginare dove si siano cacciati.. e preferisco non farlo. E i Muse che fanno?”
“Dovrebbero stare in Hotel a ripassare parole e musiche.. ma conoscendoli non lo darei così per scontato. Ad ogni modo, ho dato loro la news e ne sono entusiasti, più di tutti Matt.. “ la informa lui.
“Bene. Anch’io ho informato gli altri, e Brian è su di giri.. “

< .. Ok.. non è esattamente l’ambito musicale che lo galvanizza così tanto.. ma sorvoliamo.. > pensa.

“Perfetto. Allora non ci resta che organizzare il primo incontro. Ho controllato su qualche vostro sito le date del tour e pensa un po’, il periodo in Inghilterra più o meno combacia col nostro, devo solo aggiustare giusto un paio di cose, ma non credo che ci saranno problemi.. “ assicura Tom.
“Noi finiamo qui fra tre giorni e poi voliamo dritti a Manchester.. “ spiega Alex.
“Direi che non potrebbe essere meglio di così. Noi vi raggiungiamo il giorno dopo e soggiorneremo al ‘ Divine ‘, voi?”
“ Noi al ‘Fabulous’. Sono abbastanza vicini, buon per noi. Possiamo già metterci d’accordo così: verrete voi al nostro Hotel, la prima sera che siete lì. Noi abbiamo una serata, ma per mezzanotte o giù di lì dovremmo riuscire ad entrare. Lì non ci saranno problemi di privacy e potremo discutere tranquillamente.. “ lo istruisce Alex.
“Ok, mi sta bene. Allora ci vediamo fra quattro giorni, a presto!” la saluta Tom, riattaccando.

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“No, Bells, non ci credo, non puoi aver vinto di nuovo tu, allora non stavi bluffando!” sbuffa Chris, guardando storto Matthew che si accaparra l’ennesimo bottino.
“Io ho lasciato subito perdere. Il nostro Bells non è semplicemente baciato dalla Fortuna .. io credo che ci vada proprio a letto!” commenta Dominic, raccogliendo la carte nel mazzo.

I tre stanno seduti sul letto, nella stanza di Matt.
In un primo momento si erano messi di buona lena a ripassare, ma poi i fogli si erano accatastati ai piedi del letto, perché i tre avevano trovato molto più stimolante una partita a poker.
A soldi, ovviamente, se no che gusto c’è?

“Dovreste saperlo che contro di me è una partita persa in partenza. E’ risaputo che sbanco sempre i casinò quando ci vado!” sorride pieno di sé Matthew, intascando il gruzzoletto.

Sono in procinto di cominciare una nuova partita, ma dei rumori di passi sul corridoio, che si fan sempre più vicini, li insospettiscono.
“Oh- oh, arriva qualcuno!” osserva Chris.
“Cazzo, di sicuro è Tom, bisogna fare presto!” dice Dominic.
Matthew va ad aprir la porta, mentre gli altri due mettono via le carte e spargono i fogli sul letto disordinatamente, per dar l’idea di averli consultati.
Dopodichè, ciascuno prende in mano uno spartito e si rimette sul letto.

Pochi secondi dopo, Tom bussa alla porta.
“E’ aperto, entra pure.. “ lo avvisa Matthew, per poi assumere un’aria assorta sul suo foglio, come gli altri due.
“Tutto risolto, ragazzi, la via di accesso è di nuovo libera.. “ li informa.
“Buono a aspersi, ci stavamo preoccupando.. “ commenta Chris, senza staccare i suoi occhi dal foglio.


“Oh, vedo che vi state dando da fare, bravi i miei ragazzi che studiano così diligentemente.. “ commenta Tom, ma a nessuno dei tre sfugge la sottile ironia nelle sue parole. “Soprattutto tu, Matthew, dato che non dev’essere affatto facile leggere quelle tabs.. * al contrario *!” gli fa notare Tom, guardandolo di sbieco.
“Dannazione!” impreca Matt, rigirando subito il foglio. “Ehm.. stavo sperimentando un nuovo modo per suonar la chitarra… “ tenta di giustificarsi.
“Ci hai provato!” ribatte Tom, incrociando le braccia.

“ Ad ogni modo, volevo anche avvisarvi che ho sentito la manager dei Placebo e ci incontreremo con loro quando saremo a Manchester, ok?” li informa e i tre annuiscono.
“Ok, ora vi lascio e spero che stavolta ve la ripassiate sul serio la scaletta, dato che avete cazzeggiato per due ore!” aggiunge, lanciando un’occhiataccia a ognuno di loro.
“Esagerato, non sono due ore.. “ protesta Dominic. “.. per almeno mezz’ora quei fogli li abbiamo guardati sul serio!” precisa.
“E poi sono anni e anni che le suoniamo, almeno per quanto riguarda le vecchie hits.. .. ormai ci sono entrate nel DNA, il ripasso è inutile!” puntualizza Chris.
“Ma per quelle del nuovo album non vi guasterebbe di certo. Comunque vi aspetto alle 14:00 per il sound-check, quindi datevi da fare. E, Matt, se sbagli anche solo un accordo.. povero te!” aggiunge Tom, uscendo dalla stanza.

“Dicevate della mia fortuna?” alza gli occhi Matt, lasciandosi cadere sul letto.
“Hai preso nota, Matt? * Quella * era una minaccia!” lo prende in giro Chris.
“Ma poi non ho capito.. perché se l’è presa più con me? Anche voi due non avete ripassato!” osserva lui.
“Già, ma almeno noi lo abbiamo camuffato meglio. Tu non sai nemmeno tenere un foglio dalla parte giusta!” gli rinfaccia Dominic.

“Inoltre, tu sei quello che ha più cose da ripassare, tra chitarra, tastiere e anche le lyrics. Io devo dire soltanto due parole in croce quando ti aiuto nei cori!” aggiunge Chris.
“Ha ragione Chris, tu dovresti darci il buon esempio.. e invece che fai? Ci trascini nel tunnel del gioco d’azzardo.. Tsk, tsk, Matt, sei un pessimo elemento!” finge di rimproverarlo Dominic, con fare indignato.

“There’s no justice in the world and there never was.. (Non c’è giustizia al mondo e non c’è mai stata)” canterella Matthew.
“Quella puoi anche lasciarla perdere, non è in scaletta..” lo avvisa Chris.
“Lo so, ma si adattava al momento!” si giustifica lui.
“Dai, piantala di fare la vittima e mettiti sotto!” lo sprona Dominic, lanciandogli scherzosamente i fogli addosso.

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4 GIORNI DOPO

Manchester, ore 23:48

“Siamo pronti, possiamo anche andare!” annuncia Brian con tono squillante, salendo sul tour bus, seguito a ruota da Steve e Stefan.
“No, non credo ai miei occhi, stavolta siete pure in anticipo!” esclama esterrefatta Alex.
“Beh sai com’è, il nostro Brian è qui che scalpita tutto.. “ spiega Stefan, mentre gli scompiglia affettuosamente i capelli.
“Già, anzi ho idea che abbia pure cercato di finire prima il concerto!” aggiunge Steve.
“Hey, no, non esageriamo. Ho fatto tutte le canzoni che avevamo in scaletta.. e ho concesso perfino una cover a richiesta, che nemmeno era prevista!” precisa Brian, aggiustandosi i capelli. “Ad ogni modo, non potevamo farli aspettare.. non sarebbe professionale.. “ si giustifica.

“Sì, sì, certo, perché saltare addosso al loro cantante è senz’altro l’emblema della professionalità!” commenta sarcastico Stefan.
“Non è vero che gli voglio saltare addosso.. non subito la prima sera almeno!” ridacchia Brian.
“Ma tu guarda che cosa mi tocca sentire!” alza gli occhi Alex, scuotendo la testa.

Nel giro di un quarto d’ora arrivano al Fabulous, depistano i pochi fan che ancora si aggirano nei dintorni ed entrano nella Hall.
Dal divanetto sul fondo si alzano Tom e i Muse per andar loro incontro.
“Eccoci qui, è molto che aspettate?” domanda Alex, stringendo la mano a Tom, il che da il via a un giro di strette fra tutti.
“Macchè , siamo appena arrivati anche noi.. “ risponde l’altro, mentre tutti si siedono.

Brian non fa molti complimenti e si mette subito vicino a Matthew e la cosa lo lascia alquanto perplesso, ma non dice nulla comunque.
I due si studiano a vicenda.
Matt indossa un paio di blue jeans e una camicia rossa, lasciata un po’ sbottonata.
E’ un colore che decisamente gli dona.
Invece, Brian è tutto in nero, cominciando dalle scarpe, proseguendo con i jeans, la T-shirt e pure le unghie smaltate.
Ed è un colore che decisamente dona a lui.

Anche Stefan e Dominic si scambiano occhiate furtive con mezzi sorrisi.
Quanto a Steve e Chris, loro nemmeno riescono a tenerli aperti gli occhi perché entrambi cascano in piedi dal sonno e quel divanetto non è d’aiuto.
Uno è provato dalle fatiche del concerto, l’altro da quelle del viaggio.

“Bene, io direi che potremmo cominciare da domani mattina. La EMI ci ha già messo a disposizione una sala di registrazione che dista solo poco più di dieci minuti di macchina da qui.. “ li informa Alex.
“Ma domani mattina noi abbiamo il solito ripasso della scaletta, non possiamo .. “ fa notare Dominic.
“Beh, tenendo conto di quanto fate tesoro di quel momento, direi che potete anche farne a meno!” commenta Tom, con una punta di rimprovero nel suo tono.
“Cos’è questa storia del ripasso?” domanda Stefan.
“Ogni mattina che abbiamo un concerto, dobbiamo ripassarci le musiche..” spiega Chris, sbadigliando.
“Già, sembra quasi di essere tornati a scuola!” alza gli occhi Dominic.
“Noi non l’abbiamo mai fatto, e la memoria finora non ci ha mai giocato brutti scherzi.. “ racconta Brian.
“Anche a noi piacerebbe evitarlo, ma Tom è uno preciso, fin troppo!” commenta Matthew.

“Faccio solo il mio lavoro. A proposito, ancora prima di cominciare alla collaborazione vera e propria, io proporrei una specie di test.. “ suggerisce Tom.
“Che test?” chiede Alex incuriosita.
“Niente di troppo complicato. E’ solo che penso che se non sono capaci di scambiarsi ruoli e adattarsi gli uni allo stile degli altri, personalizzandolo un po’ magari, allora non so nemmeno se vale la pena di cominciare il progetto. L’ideale sarebbe sentiri due gruppi interpretare ciascuno un pezzo a scelta tra la scaletta dell’altro e vedere che salta fuori.. “ spiega lui.
“Intendi una cover reciproca? Mi piace come idea!” approva Alex.

“Da quando è diventato così complesso collaborare? Prima prendevamo chi ci interessava, buttavamo giù il pezzo a tavolino, lo provavamo, lo registravamo e finiva lì. Abbiamo sempre fatto così .. “ protesta Brian.
“Beh, sono stata precipitosa. Mi piace come ragiona Tom, quindi lo terrò a mente per collaborazioni future. Farete così, ormai è deciso!” sentenzia Alex, mentre Brian alza gli occhi rassegnato.

“Visto? Te l’ho detto che il nostro manager è un precisino. Però, dai, a me piace come trovata, vedila come una boccata d’aria fresca dalle solite canzoni. Io non mi sono mai cimentato con le vostre, sarà divertente!” osserva Matthew.
“Oh, non metto in dubbio che lo sarà.. “ ammicca Brian e la perplessità di Matthew aumenta.

“Beh, direi che allora restiamo d’accordo così. Domattina vi faremo avere le reciproche scalette e potrete scegliere la canzone che volete eseguire e lavorarci su. Credo che metà mattinata sarà sufficiente.. “ commenta Tom, chiudendo quella specie di mini riunione.
Chris segue Tom alla navetta per l’Hotel, accompagnati da Alex, mentre Steve sale in camera sua.
Matthew si guarda attorno in cerca di Dominic, ma, così come Stefan, sembra già essersi dileguato.
Infatti incontra solo lo sguardo di Brian.
“Beh, pare che siamo rimasti solo noi due.. “ osserva Matt, in cerca di una qualunque frase per rompere quel silenzio.
“Già. Io non sono per niente stanco, e nemmeno tu sembri esserlo. Quindi, che dici? Ti va se ci fermiamo a bere qualcosa?” lo invita Brian, indicandogli l’angolo bar.
Matthew scruta il suo interlocutore con un po’ di diffidenza, indeciso sul da farsi.

TBC

Sì lo so, è un bel po’ surreale ma mi è uscita così e così me la tengo. :P
Se volete continuare ad essere partecipi della mia follia, appuntamento al prossimo capitolo…

Scherzi a parte, spero vi piaccia fin qui…
Ma qualunque cosa volete dirmi siete liberi di dirmela ;)
Grazie anche solo a chi legge :)
 
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Niamh +Dusk And Dawn+
view post Posted on 5/10/2006, 21:21     +1   -1




ma io ne ho già letta metà su efp ^__^ [Ero Niamh15... :asd: ] adesso xrò leggo il resto =)
 
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HappyEnd
view post Posted on 7/10/2006, 10:56     +1   -1




oh Niamh allora non era solo una coincidenza, sei proprio tu , certo che mi ricordo e ti informo già che non solo poi ho eseguito la tua richiesta, ma ti ho ringraziato pure ^_^

intanto con questo credo che siamo alla pari dove eri arrivata tu o forse era quello prima, boh.. .. di là son molto + avanti, ma passo passo mi aggiorno ;)

ora si prosegue e ..c’è anche un momentino tutto tra Brian e Matthew (ma no, non fate pensieri slashosi :rolleyes: .. )


Capitolo III.

< Uhmm.. noi due soli, a bere qualcosa, nel cuore della notte.. Perché questa cosa mi suona tanto come un appuntamento? No, Matt, che fai? Solo perché si sa che lui è di preferenze un po’ ambigue ti permetti di saltare a queste conclusioni? Che fine ha fatto la tua mente aperta ? E’ solo una normalissima conversazione tra colleghi, quindi smettila di fare il paranoico!> si impone Matthew.

“Hey, sei ancora su questo Pianeta?” gli chiede Brian, mentre gli agita spiritosamente una mano davanti agli occhi, vedendolo così pensieroso.
“Quando ti ho offerto un drink intendevo entro stanotte!” aggiunge sarcastico.

“Spiritoso. E’ solo che stavo decidendo che cosa prendere.. “ mente l’altro.
“Questo significa che accetti?”
“Pare di sì.. “ risponde Matthew, seguendolo all’angolo privet del bar.

Pochi minuti dopo, i due chiacchierano del più e del meno, seduti davanti a un bloody Mary e a un Gin Tonic.

“Avete suonato al MEN Arena stasera, vero?” domanda Matt e Brian annuisce.
“Anche noi ci dobbiamo esibire là domani, solo che non ci siamo mai stati finora.. “
“Anche per noi era la prima volta.. “
“Com’è?”
“Sul palco c’è spazio a sufficienza per muoverti liberamente, anche perché non so te ma io detesto starmene impalato in un punto fisso.. “ commenta Brian e stavolta è l’altro ad annuire.

“Per quanto riguarda il pubblico, di gente lì ce ne sta a palate, anche sotto il palco. E sui tecnici che posso dire? Non che siano questi grandi geni, ma tutto sommato quegli stupidi incompetenti il loro dovere l’hanno fatto, poteva essere peggio.. “ sentenzia Brian.
“E parli così dei tecnici che ti soddisfano?” si stupisce il suo interlocutore.
“Dovresti sentire come parlo di quelli che sono un completo disastro!” replica l’altro.

“Io spero solo che ci facciano usare i nostri strumenti. Odio quando ti forniscono già i loro.. “ cambia argomento Matthew.
“Vale lo stesso per me. Fortunatamente è una cosa che non fanno in molti posti. Mi ricordo che qualche anno fa eravamo in Italia, ospiti a un Festival loro, San qualcosa, non ricordo.. Comunque, mi avevano imposto di suonar una chitarra che non era la mia. Vuoi sapere com’è finita? A fine esibizione l’ho sbattuta a terra e ridotta a pezzi. Forse non era il genere di Festival dove puoi fare quelle cose, infatti non ci hanno più invitato lì, ma in tutta onestà non me ne può fregare di meno!” fa le spallucce Brian, sorseggiando il suo Bloody Mary.
“Ti capisco. Però, no.. rompere le chitarre non mi piace granché, nemmeno se non si tratta delle mie, è una cosa che faccio di rado. Però devo ammettere che quando lo faccio mi diverto davvero parecchio. Per lo più, Chris e io a fine concerto preferiamo accanirci contro la batteria di Dom.. con o senza il suo consenso!” ridacchia Matthew, bevendo il suo Gin Tonic.
“Mi ricordo che una volta suonavamo a San Diego e mi hanno dato una chitarra talmente orribile che sono riuscito ad arrivare giusto a fine concerto, e poi non le ho fatto nemmeno un graffio, ma sono uscito e l’ho gettata direttamente nel cassonetto dei rifiuti. Probabilmente avrò fatto la felicità di chi l’ha trovata!” continua lui, facendo sorridere l’altro.

< Dannato il mio stupido sesto senso! Mi sono fatto delle paranoie inutili prima. Ora sto davvero a mio agio e sto trascorrendo una piacevole serata, sarà anche che gli argomenti non ci mancano. Insomma, non ho alcun motivo di aver timore di Brian, nemmeno ora che si è avvicinato. Un momento. Si è avvicinato?> nota Matthew, cominciando ad inquietarsi nuovamente e a scusarsi col suo sesto senso.

In effetti, Brian gli si è avvicinato sul serio e ora sembra proprio guardarlo in tutt’altro modo.
“Sai, mi piace molto il modo in cui moduli la voce quando canti. Tutti quei gorgheggi, il falsetto così melodioso .. non dev’essere facile.. “ osserva Brian.
“Ti ringrazio. Beh, è solo questione di esercizio e costanza e.. sì, ok, un po’ ci devi anche essere portato.. “ spiega l’altro, continuando a bere, forse anche per festeggiare l’ennesimo falso allarme.

“Sarebbe davvero intrigante farti fare quei versetti a letto!” confessa Brian, con la nonchalance più assoluta, come se quella fosse la cosa più normale da dire, per poi posargli una mano sopra la sua coscia sinistra.

Il ragazzo sposta la testa giusto in tempo per evitare che Matthew gli lavi la faccia col Gin Tonic che ha appena sputato, strozzandosi, mentre gli sembra che l’acqua tonica che c’è lì dentro abbia un sapore ancora più amaro di quello che ha già per natura.

“Co... " l'improvviso tossire gli impedisce di concludere la frase " Cosa hai detto?” esclama, quasi spaventato, riprendendo a respirare e togliendo la mano di Brian dalla sua gamba, nemmeno troppo gentilmente, per poi abbottonarsi di più la camicia, per sicurezza.
“Hai capito bene, carino!” gli assicura l’altro, più calmo che mai.
“Mettiamo subito in chiaro le cose. Sono a dir poco scioccato, lusingato quanto vuoi, ma .. “ ribatte Matthew, ma si blocca da solo.

< Lusingato?! Ma da dove mi è uscito?> si domanda sconvolto, incolpando l’alcool.

< Lusingato? Senti, senti, buono a sapersi.. > esulta Brian.

“Ad ogni modo, il punto è che ti è sfuggito un piccolo particolare di una certa importanza: io NON sono gay!” continua Matt, soffermandosi molto sulla negazione.
“E allora? Io lo sono per metà, e non è certo una cosa che mi sono imposto di diventare quand’ero piccolo. L’ho scoperto col tempo, mi è piaciuto e quindi non lo disdegno. Certo, non mi succede con tutti, dipende dai ragazzi in questione.. e tu , bello mio, sei nella lista dei fortunati.. “ lo informa Brian, con fare civettuolo.
“Beh, allora mi puoi pure depennare da quella lista, visto che non accadrà mai nulla, levatelo dalla testa!” lo informa Matthew, alzandosi dalla sedia e lasciando il suo drink a metà.

“Io ti dico solo che se ogni tanto non ti butti e provi qualcosa di nuovo, allora forse la vita non vale nemmeno la pena di essere vissuta.. “ insiste Brian.
“Io invece ti dico che si è fatto tardi ed entrambi abbiamo bevuto un po’, e ora faremmo meglio ad andare ognuno per la sua strada.. “ cambia argomento Matthew.
“Ok, allora chiamo la navetta e ti accompagno.. “
“NO! E non sto nemmeno a disturbare quella del mio Hotel, ci vado da solo, a piedi, tanto dista solo di un paio di isolati… “ protesta l’altro.

“Stai dicendo che ti fidi di più a rischiare di fare brutti incontri là fuori che a star cinque minuti da solo con me?” domanda Brian.
“Esattamente!”
“Beh, ora sono io ad esserne lusingato.. “ sorride Brian.
“Non esserlo! Questa faccenda si chiude qui dov’è iniziata. Ci vediamo domani, ma solo ed esclusivamente per lavoro!” esclama Matthew, uscendo dall’Hotel a passo accelerato.

< Oh no, povero piccolo, questa faccenda è appena iniziata.. > pensa Brian con un sorrisetto, finendo il suo drink mentre lo guarda allontanarsi.

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La mattina seguente, manca poco più di un quarto d’ora alle nove, ma entrambe le band sono già chiuse ciascuna in una stanza dello studio di registrazione, a guardare la scaletta altrui.

Matthew si è messo davanti all’impianto stereo, facendo scorrere le tracce una dopo l’altra, ma concentrando la sua attenzione solo sull’intro, finché finalmente trova quello che lo colpisce di più.

“Ragazzi, ci siamo. Vi va di far questa? Chris, non trovi che le chitarre qui siano fantastiche?” esclama.
“Sì, davvero niente male. Ok, per me si può fare.. “ afferma Chris.
“Anche a me la batteria non dispiace, poi al limite cambio un po’ e faccio di testa mia. Ok, vada per questa allora!” approva Dominic.
“Perfetto, mettiamoci al lavoro!” incita tutti Matt, infilandosi la tracolla della sua chitarra e accertandosi che sia perfettamente accordata.


Nell’altra stanza, anche Brian sta esaminando le varie canzoni ma ancora prima di sentir la musica sono le lyrics a interessarlo maggiormente.
“Ecco, l’ho trovata, questa è perfetta. Vediamo un po’ come fa.. “ esclama per poi ascoltar la traccia, chiudendo gli occhi per concentrasi meglio.

< Allora, prima parte molto bassa, poi si alza parecchio di tono, poi quello non lo faccio, quest’altra parte la evito. Poi di nuovo bassa, poi alta, poi cambio. Sì, la posso fare, verrà bene.. > pensa, per poi stoppare il CD.

“Voi che dite? Proviamo con questa?” si rivolge a Steve e Stefan.
“Sì, mi piace perché è varia, sembra interessante.. “ commenta Stefan.
“Sì, anche a me non dispiace provarla .. “ ammette Steve.
“Allora si fa questa, è deciso. Sono contento che piaccia anche a voi, anche perché lo sapete già che ve l’avrei fatta suonare comunque.. “ fa notare loro Brian, facendo alzare gli occhi a entrambi.

--

TBC

Le due esibizioni ( e non solo) le troverete al prossimo capitolo.. veniva troppo lungo a metterlo assieme qui :rolleyes:

Nel frattempo spero che vi piaccia fin qui.. ma ditemi tranquillamente qualsiasi cosa pensiate, bella o brutta che sia :unsure:

grazie anche solo a chi legge, per me significa già tanto ^_^


buon weekend a tutti/e :D
 
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RiotStarGirl
view post Posted on 7/10/2006, 14:34     +1   -1




bella!!!!!!!!
mi piace, mi piace!
è fortissima la scena di matt che sputacchia il gin...xD
complimenti!!!
 
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HappyEnd
view post Posted on 10/10/2006, 20:13     +1   -1




grazie riotstargirl, sei gentilissima, come sempre :woot: ^_^

felice che ti abbia divertito quella scena :lol:

Eh eh e pra, reduce ieri dal concerto dei nostri tesorucci :looove: :wub: :wub: (mio dio che spettacolo!!!! :tao: Anche se dolore dolore dolore :...: … le mie ossicine + resistenza fisica ieri sono state messe a dura prova.. MA NE VALEVA LA PENA!!! :looove: :1018dz.gif: :eheh;): :NONO: ) , ora proseguo:

ecco un capitolone piuttosto lunghino ( ok, un po’ è anche perché ci sono le due canzoni, ma è anche lungo di suo.. )

Capitolo IV.

All’incirca un paio di ore dopo, entrambe le band, si presentano nella sala principale, pronte ad esibirsi sotto gli occhi e soprattutto gli orecchi attenti dei due manager.
“Se la cosa non vi crea problemi, cominciamo noi per primi.. “ comunica Brian, prendendo posto con Steve e Stefan.
“Fate pure, per noi è indifferente.. “ risponde Matthew, mentre Chris e Dominic concordano con un cenno del capo.

Queste sono le prime parole che lui e Brian si sono scambiati dalla sera precedente, dato che non si sono nemmeno incrociati all’ingresso.

Sembra esserci un certo distacco fra i due, ed è quello a cui Matthew ambisce, e molto.

< Lo sapevo. E’ solo che ieri ha alzato un po’ il gomito e magari nemmeno si ricorda quello che mi ha detto. Ma adesso è tutto tornato alla normalità. E’ solo e soltanto una collaborazione sul piano professionale.. > pensa soddisfatto, mentre i Placebo si apprestano ad iniziare.

Dall’atmosfera un poco cupa e molto epica che si crea, Matt riconosce immediatamente la canzone e apprezza la scelta.
Quello che apprezza un po’ meno è lo sguardo che Brian gli sta rivolgendo.

CHANGE EVERYTHING YOU ARE
(CAMBIA TUTTO QUELLO CHE SEI)
AND EVERYTHING YOU WERE
(E TUTTO QUELLO CHE ERI)
YOUR NUMBER HAS BEEN CALLED
(IL TUO NUMERO E’ STATO CHIAMATO)

Brian canta, con voce tanto profonda quanto il suo sguardo.

Ma lui non sta semplicemente cantando, gli sta trasmettendo un chiaro messaggio, che Matt sembra aver colto in pieno.

< Altro che normalità, questo qui non si è dimenticato affatto, anzi, ci sta provando di nuovo. E’ inutile che mi guardi così, io non cambio un bel niente, sto bene dove sto, non hanno chiamato nessun numero e.. Dannazione! Quella canzone aveva tutto un altro senso quando l’ho scritta! > pensa, mentre Brian prosegue.

FIGHTS AND BATTLES HAVE BEGUN
(LOTTE E BATTAGLIE SONO INIZIATE)
REVENGE WILL SURELY COME
(LA VENDETTA ARRIVERA’ DI SICURO)
YOUR HARD TIMES ARE AHEAD
(TI SI PROSPETTANO TEMPI DURI)

< Cos’è? La devo prendere come una minaccia? > si domanda Matthew.

BEST, YOU ‘VE GOT TO BE THE BEST
(MIGLIORE, DEVI ESSERE IL MIGLIORE)
YOU GOTTA CHANGE THE WORLD AND USE THIS CHANCE TO BE HEARD
(DEVI CAMBIARE IL MONDO E USARE QUESTA CHANCE PER FARTI SENTIRE)
YOUR TIME IS NOW
(IL TUO MOMENTO E’ ADESSO)

Matt sta bene attento, curioso di vedere come se la caverà Brian con il cambio di tonalità, ma tra chitarra e voce deve ammettere a se stesso che gli è riuscito veramente bene, ma, cantato con una tonalità più alta, quel messaggio sembra farsi sentire ancora di più.

Brian ripete il ritornello per la seconda volta, evitando prudentemente il falsetto, optando per una soluzione alternativa che non è affatto spiacevole da sentire.

Non è l’unica opzione che attua, perché, benché anch’egli sappia suonare il pianoforte, decide di non farlo e parte con un energico assolo di chitarra non previsto, inventato sul momento, tanto che perfino Stefan e Steve si guardano l’un l’altro disorientati, per poi cercare di andargli dietro e ricreare quell’armonia perfetta che regna sempre fra tutti gli strumenti.

Dopodichè cala un temporaneo silenzio che da adito alla strofa finale.

DON’T LET YOURSELF DOWN
(NON TI DELUDERE)
AND DON’T LET YOURSELF GO
(E NON LASCIARTI ANDARE)
YOUR LAST CHANCE HAS ARRIVED
(LA TUA ULTIMA OCCASIONE E’ ARRIVATA)

E ancora una volta, Matt ha la netta sensazione che si tratti di un messaggio rivolto a lui, mentre lo ascolta fino alla fine.
Ed è solo al termine dell’esecuzione che, mentre applaude insieme agli altri, comincia ad essere colto da un dubbio atroce.

< Oh mio Dio, per la canzone che ho scelto io non ho pensato minimamente al testo, ma ora che ci penso… cazzo, mi sono messo nei guai da solo! > si allarma.

“Tocca a noi, andiamo!” lo esorta Chris.
“Aspettate. E se cambiassimo canzone?” propone lui.
“Ah, ah, hai sempre voglia di scherzare tu. Come se ne avessimo provate altre, sappiamo solo questa e questa si fa!” afferma Dominic.
“Lo so io che ti prende. Da perfezionista che sei, pensi che non l’abbiamo provata abbastanza, ma fidati, sono certo che verrà più che bene.. “ lo rassicura Chris, con una pacca sulla spalla.

Peccato che il problema che angoscia Matthew sia un altro.
Brian è lì che attende, seduto con gli altri.

< Ora è il tuo turno, carino, chissà se anche tu vuoi dirmi qualcosa.. > pensa, incuriosito e impaziente di scoprirlo.

Ma Matthew non ha più tempo per i pensieri, deve solo concentrarsi al massimo.
Quella è una canzone come un’altra, perciò lui deve eseguirla come fa sempre con tutte le altre: col cuore e con l’anima.

E infatti, dopo essersi scambiato un ultimo sguardo di intesa con gli altri due, esegue un attacco di chitarra impeccabile, e dalle prime distortissime note Brian la riconosce subito.

STRANGE INFATUATION SEEMS TO GRACE THE EVENING TIDE
(UNA STRANA INFATUAZIONE SEMBRA ABBELLIRE LA MAREA DELLA SERA)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
SUCH IMAGINATION SEEMS TO HELP THE FEELING SLIDE
(UNA TALE IMMAGINAZIONE SEMBRA AIUTARE LA SENSAZIONE A SCIVOLARE)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
INSTANT CORRELATION SUCKS AND BREEDS A PACK OF LIES
(UN’ISTANTANEA CORRELAZIONE FA SCHIFO E GENERA UN PACCO DI BUGIE)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
OVER SATURATION CURLS THE SKIN AND TANS THE HIDE
(L’IPER-SATURAZIONE ARRICCIA LA PELLE E CONCIA PER LE FESTE)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
TICK TOCK (X3)
TICK. TICK, TICK..

< A sentirti dire queste cose, sembra quasi che tu mi stia facendo una dichiarazione, ma lo so che, al contrario di quello che ho fatto io, tu stai solo cantando una canzone, è evidente.. e ti sta pure venendo davvero bene.. > pensa Brian, mentre Matthew rende gli ultimi ‘TICK’ in un armonico falsetto, per poi accingersi a cantare il bridge, prendendo lunghi respiri tra una frase e l’altra.


I’M UNCLEAN, A LIBERTINE
(SONO IMPURO, UN LIBERTINO)
AND EVERY TIME YOU VENT YOUR SPLEEN
(ED OGNI VOLTA CHE TU SFOGHI IL TUO MALUMORE)
I SEEM TO LOSE THE POWER OF SPEECH
(A ME SEMBRA DI PERDERE LA FACOLTA’ DEL DISCORSO)
YOU’RE SLIPPING SLOWLY FROM MY REACH
(TU STAI SCIVOLANDO LENTAMENTE DALLA MIA PORTATA)
YOU GROW ME LIKE AN EVERGREEN
(MI COLTIVI COME UN SEMPREVERDE)
YOU’VE NEVER SEEN THE LONELY ME AT ALL
(TU NON HAI MAI VISTO DEL TUTTO IL ME SOLITARIO)
I
(IO)

E ancora una volta, Matt ‘trasforma ‘ la canzone, salendo di qualche tonalità ed emettendo gorgheggi magistrali.

TAKE THE PLAN, SPIN IT SIDEWAYS
(PRENDO IL PIANO, LO FACCIO RUOTARE DI TRAVERSO)
I .. FALL
(IO ..CADO)
WITHOUT YOU I’M NOTHING
(SENZA DI TE IO NON SONO NIENTE)

Matt riprende la tonalità normale e prosegue così fino alla fine.

Dopo un applauso generale e un po’ di confabulazione fra i due manager , questi ultimi si rivolgono alle band con un sorriso radioso.
“Direi che il test è più che superato, i miei complimenti, ragazzi, davvero due performance eccellenti!” esclama Tom.
“Sul serio, dovreste prendere in considerazione l’eventualità di portare queste cover anche ai vostri concerti, credo che il pubblico apprezzerebbe.. “ suggerisce Alex.

“Si può anche fare, l’unica condizione è che se presentate la nostra canzone fareste meglio a modificare il suo titolo.. “consiglia Matt.
“Che intendi dire?” si acciglia Brian.
“Beh, hai levato sia le tastiere che il falsetto. Quindi direi che di ‘Butterflies&Hurricanes ’ è rimasto solo ‘Hurricanes ’!” ironizza il suo interlocutore.

“E tanto per la cronaca, spero che tu ci sia arrivato da solo alla conclusione che la mia è stata solo una scelta basata sulla musicalità della canzone, nessun messaggio nascosto!” puntualizza subito dopo.
“Allora il mio messaggio ti è arrivato.. “ osserva Brian.
“Ricevuto e cancellato. Se avessi dovuto risponderti con una canzone anch’io, probabilmente avrei scelto ‘The Bitter End ‘, perché, qualunque cosa tu abbia in mente, sappi che avrà davvero un amaro, amarissimo finale!” lo mette in guardia Matthew.

Nel frattempo, gli altri componenti delle rispettive band guardano il loro scontro verbale quasi come se si trattasse di una partita di tennis.
“Qualcuno ci sta capendo qualcosa?” chiede confuso Chris.
“Meno di niente. Non capisco che abbiano da scaldarsi così tanto.. “ risponde Steve, ancora più confuso di lui, se possibile.
Stefan e Dominic non dicono nulla e continuano ad osservare intenti la scena.

“Questo lo dici tu. E comunque sono felice che tu non abbia scelto quella, perché con tutti i tuoi urlettini e via dicendo l’avresti addolcita così tanto che non si sarebbe più potuta chiamare ‘The * Bitter * End ’!” ribatte Brian.
“Ma tu mi hai detto che ti piaceva il mio modo di cantare!” esclama Matthew, con l’aria ferita, e non è facile capire se stia solo scherzando o se ci sia rimasto male sul serio.
“Beh, mentivo. Anzi, sarete pure bravi e tutto, ma a dirla tutta a me le vostre canzoni sembrano un po’ tutte uguali.. “ commenta acido il primo.
“Se non fosse che sono molto affezionato alla mia chitarra, te l’avrei già rotta in testa!” sbotta il secondo, con gli occhi ridotti a due fessure glaciali.

“Però, il nostro Matt è migliorato parecchio con le minacce!” sorride Chris, rivolto a Dominic.
“Si vede che la tensione sessuale che si è creata tra quei due gli fa bene!” commenta Dom.
“Tensione che?! Ma.. ma che dici? Tu sei un visionario!” borbotta Chris, più scettico che mai.
“No, no, guarda che Dommy ha ragione, se continuano così, quei due finiranno per saltarsi addosso!” sentenzia Stefan, sorridendo a Dominic.
“Sì. Per darsele di santa ragione!” aggiunge Chris, ma poi sussulta.

< *Dommy * ?! > si ripete sconcertato, per poi notare di sfuggita che quei due si stanno tenendo per mano.

Chris li guarda ancora una volta, poi sposta lo sguardo verso Matt e Brian, che forse, a pensarci bene, stanno davvero litigando con un po’ troppo trasporto.

< Oddio, ma cos’è? Un’epidemia? E se questo orrendo cerchio si deve chiudere.. > ragiona lui, incontrando lo sguardo di Steve, che pare proprio avere il suo stesso timore.

< Quest’atmosfera non mi piace per niente. Ora mi prendo una pausa e chiamo la mia adorata Kelly per dirle quanto mi manca, quanto la amo e quanto continuerò ad amarla1> decide risoluto, prendendo il suo cellulare e uscendo dalla stanza.

Chissà perché, dopo pochi secondi anche Steve si allontana con in mano il suo cellulare, con la stessa intenzione.


Nel frattempo, Brian si è avvicinato a Matthew, sussurrandogli qualcosa all’orecchio, in modo che solo lui lo possa sentire.
“Lo sai che diventi ancora più bello quando ti incazzi ?”
Matthew spalanca gli occhi, mentre il suo viso assume ogni gradazione di rosso, dopodichè arretra prudentemente di qualche passo.
“Io ti detesto e tu mi devi stare alla larga!” sbotta lui.

“Sentite, mi spiace per voi, ma dovrete tenere da parte il vostro odio reciproco, visto che vi tocca lavorare assieme!” ricorda loro Tom.
“Ma io non lo odio affatto!” protesta Brian, irritando ulteriormente Matthew.
“Odio io per entrambi!” gli assicura lui.

“Per quello che mi riguarda, una volta finito il progetto, siete liberi di staccarvi la testa a vicenda!” li avvisa Alex.
“Cazzo, Alex, certo che il tuo attaccamento per me è commovente!” commenta sarcastico Brian.
“Vedila così, tesoro mio, se quella collaborazione salta saranno quelli della EMI a staccarmi la testa!” si difende la manager.

“Ho idea che saranno i giorni più lunghi della mia vita.. “ pensa ad alta voce Matthew, reggendosi sconsolato la testa fra le mani e alzando gli occhi.

TBC

Nonostante credo sia palese, un credit è pur sempre un credit. Generalmente avviso all’inizio.. ma avrei svelato subito di che canzone si trattava (almeno per quella di Muse, visto che quella dei Placebo l’avevo già anticipata). Ad ogni modo, in questo capitolo ho usato rispettivamente ‘Butterflies&Hurricanes’ dei Muse e ‘Without You I’m Nothing ‘ dei Placebo ( e di questo ringrazio Niamh15 , dato che mi ha fatto lei questa richiesta, dandomi così anche l’idea.. ) .

La cosa buffa ( o forse dovrei dire preoccupante )è che nella mia mente me le sono immaginata sul serio quelle cover, con le loro voci e i vari cambiamenti. Uhmm.. ok, aspettami, Manicomio, sto arrivando!

Beh, se pensavate che in questa FF quei due andassero d’amore e d’accordo.. fregati! :1018dz.gif: E di questo devo ringraziare le ispiranti info di Leia :)

Spero che vi stia divertendo leggere questa follia assurda almeno la metà di quanto sta divertendo me scriverla! Ma siete sempre liberissimi di dirmi qualunque cosa pensiate.. ^_^

Alla prossima
 
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view post Posted on 16/10/2006, 20:07     +1   -1




ecco un altro capitoletto.

Premetto che sono certa che nella vita vera Matt e Bri siano molto, ma moooolto, più maturi, ma è stato più forte di me, qui li faccio litigare come marmocchi anche per i motivi più futili.. :ehsi..:

Leggere per credere :ihih:

Capitolo V.

“Se ho capito bene, più in fretta finiamo il progetto e meno tempo dovremo passare assieme, è così?” riassume Matt.
“Esatto, ma si sa, questo genere di cose richiede un po’ di tempo. Infatti, credo che non ci basterà solo la tappa inglese.. “ commenta Alex.

Le parole della donna hanno un effetto devastante su Matt.

< Che cosa? Mi tocca farmi tartassare da Brian anche altrove? No, no, no. Non se ne parla proprio! >

“Io credo che se lavoriamo sodo ci potremmo far bastare anche solo la tappa inglese. Anzi, forse sarà sufficiente anche una sola settimana.. “ annuncia Matthew, benché molto probabilmente stia esagerando un po’ con le pretese.

“Accidenti, una sola settimana dici? E’ una bella sfida!” esclama Tom.
“Già, ma noi sappiamo bene quanto il nostro caro Matt ami le sfide. Anche se a me questa suona più come una missione impossibile!” commenta Dominic.

“Ci possiamo anche provare, perché no? Solo, toglimi una curiosità.. come mai tutta questa fretta?” gli domanda Brian, con fare palesemente retorico.
“Beh, sai com’è, non vedo l’ora che questo progetto diventi realtà!” mente spudoratamente Matt, ma ovviamente , così come il resto dei presenti, Brian non se la beve.


< Sì, certo, raccontatela pure. Lo so io a che gioco stai giocando. Ma non importa. A me basta una sola settimana per farti capitolare, anzi.. forse anche meno!>

Ora è lui quello che sta esagerando con le pretese.

Chris e Steve rientrano dalla loro pausa.
“Arrivate giusto in tempo per sentire le ultime news.. “ si rivolge a loro Stefan. “Grazie a questi due genialoidi, soprattutto lui.. “ continua, puntando un indice accusatorio contro Matthew. “Dovremo mettere il turbo e preparare il pezzo in una settimana, almeno questo è il piano!” conclude.
“Che cosa? Una sola settimana?! Per di più, con di mezzo i vari concerti e i relativi spostamenti ?” si stupisce Steve.
“Accidenti a te, Bells, mettiamo subito in chiaro le cose. Io non ho nessuna intenzione di fare le ore piccole per quel progetto!” protesta Chris.
“Io nemmeno!” lo appoggiano Dom, Steve e Stefan all’unisono.

< Oh, invece io le ore piccole le farei volentieri, ma senza il resto delle nostre due band, e.. ad essere precisi.. senza necessariamente suonare.. > fantastica ad occhi aperti Brian.

“Ora non prendetelo come l’undicesimo comandamento! Se ci riesce, buon per noi, altrimenti prepareremo le cose con più calma, non voglio che nessuno si ammazzi di lavoro. Solo che sarebbe una gran cosa riuscire a realizzare il tutto almeno entro questa tappa in Inghilterra!” precisa Matthew, temendo un ammutinamento generale.
“Così va meglio. Vedremo di fare il possibile.. “ borbotta Chris.

“Sì. In effetti, credo anch’io che vi convenga procedere con un po’ più di calma. Del resto, si tratta di far suonare assieme due band, dovrete distribuirvi ruoli con più attenzione. Tanto per capirci, non si tratta semplicemente di ‘Placebo featuring Matthew Bellamy ‘ ma di ‘ Placebo featuring Muse ‘.. “ spiega Alex.

“Hey, un momento. Cos’è questa storia? Perché siamo noi i ‘featured ‘?” protesta Matthew.
“Oh, andiamo, non fare il bambino, era solo un esempio!” alza gli occhi Tom.
“Già. Non pensavo che per te fosse di così fondamentale importanza la cosa.. “ commenta Brian.
“Infatti non lo è.. “ risponde Matthew. “Perché davo già per scontato che per primo apparisse il nostro gruppo e poi il vostro!” aggiunge.

“ Niente affatto. Per quale assurda ragione dovrebbe essere così?” contesta Brian.
“Mi sembra ovvio, è una questione di ordine alfabetico. Non so che razza di scuole abbia frequentato tu, ma ti informo che la lettera ‘M’ precede sempre la lettera ‘P’!” argomenta Matthew, avanzando di un passo verso di lui.
“Questo non giustifica un accidenti! E’ più importante la lunghezza del nome. ‘Muse ‘ è corto come un accento.. e gli accenti vanno alla fine!” argomenta Brian, avanzando anch’egli di un passo.
“Questa è la scusa più stupida che abbia mai sentito!” ribatte Matt.

“E va bene. Allora mettiamola così. Noi siamo sulla scena da più tempo, per cui.. “
“Eh, no, non ti azzardare nemmeno a tirare in ballo la storia del ‘da più tempo ‘. Noi suoniamo da quando avevamo dodici anni o poco più.. “ lo interrompe Matthew.
“Ma se avete sfondato tardi un motivo ci sarà.. “ lo punzecchia Brian, mentre entrambi non esitano a scambiarsi una serie di occhiatacce.

“E vai! Ci risiamo con la tensione sessuale irrisolta!” esulta sottovoce Dominic, rivolto a Chris.
“Oh, ti prego, Dom, non ti ci mettere anche tu, sono già abbastanza patetici loro due!” borbotta Chris, desiderando quasi di uscire nuovamente.

Intanto, il battibecco fra i due procede, finché..

“Scusate, quanti anni avete?”
“Dovresti saperlo. Io ne ho vent’otto , li ho fatti da poco, eri pure alla mia festa.. “ risponde Matthew, non capendo il perché di quella domanda.
“Io vado per i trentaquattro.. “ risponde Brian, altrettanto confuso.
“Beh, a sentirvi non si direbbe proprio!” sentenzia Tom.

“Davvero, credo che i miei due bimbi, quanto a maturità vi battano alla stra-grande!” commenta Chris.
“E io posso dire lo stesso per la mia bambina!” aggiunge Steve.

“Uff, e io che credevo che fosse un criterio per stabilire chi doveva apparire primo, in base all’età..“ sbuffa Brian.

“Oh, andiamo, io non vedo dove stia il problema. Ciascuno mette per primo il suo nome sul rispettivo album e l’altra band come ‘featured ‘ .. “ suggerisce Alex, credendo di aver risolto l’insormontabile dilemma.

Brian e Matthew la guardano, dopodichè si soffermano a pensare per qualche secondo.

“E come si fa quando uscirà il singolo?” domanda Matthew.
“E come si fa quando passerà il video su MTV?” domanda Brian nello stesso momento.

“Vi faccio presente che non avete scritto neanche mezza nota ancora, quindi non vi sembra un po’ presto per pensare già a queste cose? E poi, Brian, chi diavolo ti ha detto che girerete pure un video? E comunque, ora vedete di darci un taglio, perché mi state facendo venire mal di testa!” sbotta Alex, esasperata.

“C’è un’altra cosuccia da sistemare. Sarò costretto a modificare alcune delle vostre date qui, se volete dedicarvi alla collaborazione, altrimenti vi troverete in due posti troppo distanti fra loro.. “ avvisa Tom.
“Lo stesso vale per voi.. “ informa i Placebo Alex, e i tre annuiscono senza la benché minima obiezione.
“Aspetta. Che cosa significa che dovrai fare alcune modifiche?” si inquieta Matt.
“Si tratta solo di posticipare qualcosa, non c’è nessun annullamento in programma, quindi sta’ tranquillo. Dei sei concerti che avete in programma qui ne farete solo quattro. Gli altri due li sposteremo a quando tornerete in autunno. Se mi date l’ok, provvedo ad informar i media.. “

Matthew fa un’espressione molto incerta.
“Oh, andiamo, sono sicuro che i vostri fan non ci rimarranno male, non più di tanto, almeno, Lo sposterete solo di qualche mese. Cambierà un po’ i loro piani, ma vedrai che ci saranno tutti, o almeno nove su dieci.. “ tenta di persuaderlo il manager.
“Questo lo dici tu.. “ borbotta l’altro.
“Cazzo, Matt, che cosa devo fare per convincerti? Telefonare a tutte le biglietterie per accertarmi che non c’è stato nessun rimborso?” domanda sarcastico Tom.
“Davvero lo faresti?” domanda speranzoso Matt.
“Guarda che stavo scherzando!” mette in chiaro Tom, alzando gli occhi.
“Uh.. sì, lo sapevo. Anch’io stavo scherzando.. “ fa le spallucce Matthew.

“Sì, come no? Non capisco questo tuo attaccamento esagerato per i fan. Per quello che mi riguarda, se vengono ai nostri show, bene, se non ci riescono allora vuol dire che non ci amano abbastanza!” commenta Brian.
“Ma come puoi parlar così? Essere una rock-star non significa essere Dio. E poi i fan sono tutto, senza loro non saremmo qui oggi, e sto parlando per entrambi.. “ commenta Matthew. “Anche se l’unico lato positivo del non essere qui oggi sarebbe quello di non dover più realizzare questo dannatissimo progetto!” aggiunge.

“Ti ricordo che ne eri entusiasta all’inizio.. “ gli fa notare Tom.
“Appunto. * Ero *. Passato. Ora le cose sono estremamente diverse.. “ precisa lui.
“E possono diventare ancora più diverse .. “ lo avvisa Brian, con fare allusivo.
“Chiudi il becco, tu! Beh, direi che qui per oggi abbiamo finito.. “ cambia argomento Matthew, con la velocità di una saetta.

“Già, e voi fareste meglio a prepararvi, c’è un sound-check che vi aspetta tra un paio di ore.. “ ricorda Tom ai Muse.
“Va benissimo. Almeno così non mi dovrò più sorbire la tua fastidiosa presenza per tutto il giorno!” esulta Matt, rivolto a Brian, per poi girarsi verso Stefan, Steve e Alex con un’espressione molto più serena e cordiale.
“Niente di personale con voi, si intende. Ci vediamo domani, gente!” li saluta con un sorriso, allontanandosi con Chris, Dominic e Tom.

< E così credi che non mi vedrai più per tutto il giorno, eh? Quanto ti sbagli, povero ingenuo.. > medita Brian, osservandolo andare via.

TBC

E per sapere che combinerà Brian (ma credo si possa già immaginare :1018dz.gif: ) dovrete attendere il prossimo capitolo..

Assurda o no che sia, spero vi piaccia fin qui, ma come sempre, siete liberi di dirmi qualunque cosa.. :unsure:
 
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view post Posted on 28/10/2006, 11:00     +1   -1




rieccomi a proseguire nel delirio :ehsi..:

grazie a chiunque si prende la briga di leggere questa folllia :mmoji9xx.gif:




Capitolo VI.

MEN Arena, ore 23:44

“E questa era l’ultima canzone. Grazie per essere venuti, è stato un grandissimo piacere avervi qui stasera!” esclama Matthew.

In genere, lui non parla mai molto tra un’esibizione e l’altra, indipendentemente dal fatto che il pubblico parli o meno un’altra lingua, ma almeno al termine qualche frase la dice.

“Vi aspettiamo tutti al prossimo show, buonanotte!” saluta Chris.
Dominic per salutare sceglie di eseguire un breve ma energico assolo di batteria, per poi alzarsi e avvicinarsi all’estremità del palco, sventolando una mano mentre l’altra gioca con una delle bacchette.

Chris e Matt se ne approfittano per accanirsi senza pietà sulla sua batteria, lasciandola semi-distrutta.
Fatto ciò, i tre si apprestano a lasciare il palco con l’aria soddisfatta. E’ stata un’altra serata in cui hanno dato davvero il meglio.

“Certo che vi divertite sempre tanto a smantellare la mia povera batteria, ma ci fosse mezza volta in cui mi aiutate a montarla, considerando che non è poi una cosa tanto semplice!” borbotta Dom.
“Infatti, è per questo che non ti aiutiamo!” ribatte Matthew, guardando Chris con aria di complicità.
“Su con la vita, Dom, promettiamo che prima o poi ci faremo perdonare.. “ annuncia Chris.
“E come?”
“Di sicuro, non aiutandoti a montarla, però una sera potremmo anche usare una chitarra e un basso a cui non siamo granché affezionati, così al termine te li cediamo e sarai libero di sfasciarli entrambi quanto ti pare, mentre, per una volta, noi lasceremo la tua batteria intatta, che te ne pare?” gli propone Matthew.

“Suona bene, o meglio, trattandosi di due strumenti musicali, dopo che avrò riservato loro quel trattamento non suoneranno affatto!” ridacchia Dominic, strappando un sorriso anche agli altri due.

Il loro cammino prosegue, ma passando vicino alle transenne, tra urla e chiacchiericci vari, in quella confusione Matthew riesce comunque ad intercettare indistintamente il discorso di due ragazze in prima fila.

“Hai sentito? Gira voce che ci sia anche un altro cantante nel backstage. Ho sentito prima tre ragazze che si gasavano con altre di esser riuscite ad avere il suo autografo e a scattare una foto con lui.. “ esclama la prima.
“E sai anche che cantante è?” si interessa l’altra.
“Aspetta, fammi pensare un attimo, l’avevano detto.. Mi sembra Ryan Moloko.. Mollok.. qualcosa del genere. Comunque, pare che lui abbia suonato qui ieri, con la sua band, ma non li conosco.. “ le spiega l’amica, mentre l’altra fa le spallucce, poco interessata.

Matthew ha già sentito pure troppo.
Si gira verso di loro, in procinto di avvicinarsi e chieder loro di spiegargli meglio di che cosa stanno parlando, ma non appena le due ragazze si accorgono di lui che le sta guardando, perdono il controllo, cominciano a saltare per poi mettersi a gridare, cercando di spingersi oltre le transenne, cosa che l’addetto alla security provvede ad impedire che accada.

“Oh mio Dio! E’ Matt, E’ MATT!! MAAAAAAAAATTTHEEEEEEW, TI AMIAMOOOOOO!! “ urlano a squarciagola, cercando di sovrastare l’omaccione della security, ma è un’impresa pressoché impossibile.
Matthew fa loro un cenno col capo e sorride, tenendo le sue distanze e pentendosi subito delle sue intenzioni precedenti, mentre quelle aumentano il volume delle grida isteriche.

< Oh dio, che strazio. Quelle sono peggio dell’antifurto della mia macchina! Ma le fan normali, quelle più tranquille, si può sapere che fine hanno fatto? Dovrei avere un desiderio di morte per avvicinarmi a quelle indemoniate!> alza gli occhi lui, allontanandosi, in direzione del backstage.

< Esaurite come sono, chissà che cos’hanno capito. Per me si sono inventate tutto, quindi non .. >

Ma Matthew non fa nemmeno in tempo a concludere quel pensiero, perché si ritrova faccia a faccia con Brian.

“Non c’è che dire, l’acustica era nettamente migliore di ieri sera. Si vede che ai tecnici piaci di più tu.. “ esclama lui “E non c’è da chiedersi perché.. “ aggiunge sottovoce.
“Smettila. E poi si può sapere che diavolo ci fai tu qui?” sbotta Matt.
“Beh, sai, come è facile immaginare, la security mi ha fatto passare senza problemi, considerando anche il fatto che ieri hanno lavorato per noi. Perciò, a eccezione di qualche fan che si è intrufolata e mi si è avvicinata, mi sono goduto tutto il vostro show indisturbato. Ma chi prendo in giro? Sono arrivato solo durante le due ultime canzoni, non mi sorbirei mai quella noia mortale per intero!” precisa lui, facendo innervosire Matthew, che già non vanta il più spiccato dei buoni umori.

“A proposito, delle fan che si interessano più a me, nonostante siano qui al vostro concerto.. la cosa dovrebbe darti da pensare, no?” aggiunge Brian, divertendosi a punzecchiarlo.
Ma Matthew non ci rimane affatto male.
“E’ una cosa più che normale, non pretendo di essere la band preferita in assoluto di ogni mio fan, anche restare nella loro top ten è già un buon risultato… “ fa spallucce lui, per poi prepararsi a punzecchiarlo a sua volta, sapendo di avere l’argomento giusto. “ E poi, se è per questo, erano presenti anche delle nostre fan che nemmeno sanno come ti chiami. Come vedi, è tutto bilanciato!” lo informa, godendosi con evidente soddisfazione l’espressione risentita di Brian a quella notizia.
Ma l’effetto dura poco e lui torna di nuovo sereno in volto.

“Ad ogni modo, è un paese libero, quindi sono libero di far visita al mio artista preferito.. “ continua lui.
“Cosa? Ma se nemmeno ti piacciono le nostre canzoni? E hai ribadito il concetto qualcosa come due minuti fa.. “ gli fa notare Matt, indignato.
“Non ho mai detto che sia per le canzoni.. “ ammicca lui.
“Ti ho già detto di smetterla. Non è più divertente!” gli intima Matthew.
“Ah-ah. Allora significa che c’è stato un momento in cui questo ti divertiva!” osserva compiaciuto Brian.
“No. Non era questo che intendevo!” mette subito in chiaro l’altro.

Chris e Dominic hanno assistito alla loro intera ennesima schermaglia, senza proferire parola, finché Dominic rompe quel loro silenzio.
“Senti, Brian, non è che per caso c’è qui pure Stef?” gli chiede con due occhi che sono la quinta essenza della speranza.
“No, spiacente, ci sono solo io, gli altri sono rimasti all’Hotel.. “ risponde Brian, notando subito che il suo interlocutore ci è rimasto un po’ male. Fortunatamente sa come risollevargli il morale.
“Ma mi ha detto che ti aspetta più tardi nella sua camera.. “ aggiunge, alimentando nuovamente le sue speranze.
Infatti, basta questo per far tornare il sorriso a Dominic.

< Bene. Se non altro, finché sono qui anche loro, posso star tranquillo.. > pensa Matthew, sollevato.

“Hey, Chris, che ne dici di andar a firmare qualche autografo e a stare un po’ coi fan? E’ tanto che non lo facciamo, dai, andiamo!” propone Dominic, trascinando via con sé Chris, senza nemmeno dargli il tempo di rispondere, lasciando quindi Matthew e Brian da soli.
Matthew ha l’assoluta certezza che il suo amico l’abbia fatto di proposito, magari addirittura convinto di fargli un favore.

< Nota a me stesso: uccidere Dom! > si appunta mentalmente , per poi rivolgersi a Brian.

“Guarda che qui perdi solo il tuo tempo. In che lingua devo dirtelo che ti detesto e basta?” lo informa lui, esasperato.
“L’odio è pur sempre un sentimento. E i sentimenti possono cambiare in fretta.. “ risponde Brian, facendosi più vicino.

< Perché non se ne fa una ragione? Perché non mi lascia in pace? Perché deve essere così insopportabilmente cocciuto? Che cos’ho fatto di male per meritarmi questo? Ma soprattutto.. perché è già da più di quindici secondi che continuo a fissargli la bocca? > si domanda Matt, sconcertandosi da solo.

Brian sembra accorgersi di quel particolare interesse da parte sua e decide di approfittarsene.

< E così ti piace la mia bocca, eh? E dire che potresti fare molto più che guardarla e basta… > pensa, accorciando pericolosamente le distanze fra i due, tanto che i loro visi possono quasi sfiorarsi.

< Oddio, no, e ora che combina? Mi vuole baciare? Non se ne parla. Ora arretro e.. Beh? Perché non sto arretrando? C’è qualcosa che non va… > constata Matthew, parecchio preoccupato.

< Bene, bene. Pare che tu abbia un modo alquanto bizzarro di detestarmi, carino. E pensare che basterebbe che mi sporgessi solo un altro po’ , ma per ora mi basta la tua espressione confusa .. > sorride tra se e se Brian, scostandosi da lui.

Matthew cerca di riprendersi da quel frastornante e strano miscuglio di sensazioni che ha provato, benché non fosse assolutamente sua intenzione provarle.

“Bene. Anzi, male. Comunque, direi che è ora che vada a farmi una doccia, e prima che tu ti faccia strane idee, intendo DA SOLO!” precisa il ragazzo.
“E prima del mio ritorno, perché non fai un favore anche a te stesso e ti dilegui?” lo mette in guardia, entrando nel suo camerino e chiudendo la porta alle sue spalle.

Brian decide di seguire quel consiglio.
Del resto, per quella sera ha già avuto molto più di quanto si aspettasse.

TBC

E nei prossimi capitoli (dato che pensavo me ne uscisse uno solo, ma poi sono diventati due, come continua ad accadere di frequente, non che mi lamenti, ovvio! ) li vedrete lavorare al famoso progetto..

Spero continui a piacervi, ma come sempre, siete liberi di dirmi qualunque cosa.. :unsure:
 
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blow
view post Posted on 29/10/2006, 18:55     +1   -1




:looove: :looove: :looove: :looove: :looove: :looove: :looove: :looove: :looove: no dai non ci credo, tu sei MusicAddicted del sitodelle fan fiction :looove: :looove: :looove: :looove: :looove: :looove: :looove: io adooooooooooooooro questa ff, muoio per lei :looove: :looove: :looove: :looove: :looove:
non credevo fossi tu,ho anche commentato qualche volta( fiore insano se ti ricordi di me :P) :looove: :looove: :looove: ora sei obbligata a continuare, presto presto che nn resisto piùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù

:looove: :looove: :looove: :looove: :looove:
un bacione
 
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view post Posted on 31/10/2006, 21:41     +1   -1




ciao a tutti/e :D

nuuu, blow, allora 'fiore insano ' di là sei tu? nun lo sapevo!! :o:

in questo caso DOPPIE GRAZIE, sei gentilissimissimaaaa :wub: , felice che ti piaccia questo delirio :lol:

lo so, di là son avanti.. praticamente il doppio, ma pian piano mi aggiorno pure di qui.. ^_^



questo ( e il prossimo ) sono un po’ capitoli più ‘statici ‘ che si incentrano principalmente sul loro progetto , quindi saranno molto a tema musicale (se così posso dire ). Spero solo che non li troviate noiosi , ma se è così me ne scuso..


Capitolo VII.

E’ mattina inoltrata a Manchester e il sole splende alto sulla città.
E’ l’ultimo giorno lì, e sia i Placebo che i Muse non hanno nessun concerto in programma, anche perché entrambi devono prendere l’aereo per Birmingham, prossima tappa del loro tour.
Sfortunatamente per Brian, e altrettanto fortunatamente per Matthew, le due band sono su due voli differenti.

Una giornata così in genere significherebbe riposo, più libero e spensierato vagabondaggio per la città, ma non stavolta, dato che tutti sono rinchiusi fra le quattro mura dello studio di registrazione, per lavorare a quello che Matthew chiamerebbe il ‘dannatissimo progetto ‘, con la supervisione dei due manager.

“Da oggi inizia la fase di realizzazione vera e propria e nessuno uscirà di qui finché non avrete creato qualcosa di sostanziale, fossero anche trenta secondi di canzone!” esordisce Alex.
“Nell’altra stanza è già tutto allestito, mancano solo i vostri strumenti. In più vi abbiamo messo sia un pianoforte che due chitarre acustiche. Vedete voi quale volete utilizzare, anche se secondo me dovreste approfittare del fatto di essere in sei per introdurre più strumenti.. “ consiglia loro Tom.

“Allora si parte dalle musiche!” osserva Matthew, con evidente sollievo.
“Sì, almeno questa era l’idea. Perché, tu preferivi partire dalle lyrics? Se vuoi, possiamo anche fare così.. “ domanda Tom.
“NO!” risponde Matthew, alzando la voce, spaventato alla sola idea.

Perché, considerando che Chris e Dom solitamente non gli danno un grande aiuto nella stesura dei testi, così come è fermamente convinto che non facciano Steve e Stefan, Matthew sa bene che concentrarsi sul testo significherebbe una cosa soltanto: lavorare con Brian.. loro due da soli.

E Matthew preferirebbe rimandare la cosa al più tardi possibile, se non evitarla del tutto, e questo per due semplicissime ragioni: la prima è che non si fida di Brian, ma la seconda, più importante e preoccupante, è che non si fida più nemmeno di se stesso ormai, non dopo quanto è accaduto o quasi accaduto la sera prima.

E la cosa non gli piace per niente.

“Voglio dire, va benissimo cominciar dalla musica, si sa che è sempre quella la base di tutto.. “ spiega lui con più calma.
Brian lo guarda a braccia conserte, con un’espressione a metà tra l’incredulo e il divertito.

“Bene, allora direi che potreste cominciare fin da subito, è inutile star qui a perdere altro tempo.. “ li incita Tom, mentre si appresta ad uscire, seguito da Alex.
“Hey, si può sapere dov’è che state andando voi due?” li chiama Brian.
“Noi ce ne andiamo e basta. Mi sembra logico.. “ spiega Alex.
“Ma non avevate detto ‘Nessuno uscirà di qui finché... blah, blah blah. ‘ ? “ fa notare loro Stefan.
“Con ‘nessuno ‘ intendevamo voi. La musica è affare vostro, noi il nostro lavoro l’abbiamo fatto. Vi lasciamo carta bianca, non deludeteci!” specifica la donna.

“Già. Quanto a voi due .. “ aggiunge Tom, squadrando prima Matt e poi Brian. “Vi ricordo che questa è una sala di registrazione e non un ring di lotta libera! Quindi in sei siete e in sei dovete rimanere..” si assicura , con fare scherzoso.
“Ci si vede all’aeroporto per le 16:00, e almeno lì, vedete di esser puntuali, l’aereo non vi può aspettare in eterno!” si rivolge ai Placebo Alex e i tre annuiscono con una certa aria di sufficienza.

“Anche noi ci troviamo lì per il volo successivo, alle 17: 30.. “ ricorda Tom alla sua band, dopodichè i due manager abbandonano l’edificio e prendono due direzioni differenti.

“Avete capito quei due furboni? Ci hanno piantati qui, con i ‘compiti ‘ da fare!” borbotta Dominic.
“Dannato mondo ingiusto! Nella mia prossima vita voglio fare il manager anche io!” borbotta Matthew.
“D’accordo, ma ora pensiamo alla vita presente. Abbiamo un brano da comporre e gli altri sono già nell’altra stanza, che aspettiamo a raggiungerli?” li sprona Chris, che si ritrova quasi sempre a fare l’adulto della situazione.
Perché ci sono dei momenti in cui avere a che fare con i suoi due adorati bimbi o avere a che fare con Matt e Dom.. non gli sembra fare una grande differenza!

I tre ragazzi raggiungono gli altri tre nella sala, cominciando a collegare i loro strumenti.
“Che ne dite di una bella jam session improvvisata, così, tanto per scaldarci un po’?” propone Steve, mentre Dominic prende posto all’altra batteria.
“Io ci sto!” afferma lui, battendo le due bacchette fra loro.
In risposta, Brian, Stefan e Chris infilano le tracolle dei loro strumenti.
Matthew inizialmente getta un’occhiata al pianoforte, ma poi opta anche lui per la sua fidata chitarra elettrica.

“Certo che con due batterie, due bassi e due chitarre verrà fuori qualcosa di potente!” commenta Chris, controllando rapidamente le corde del suo basso.
“C’è solo un modo per scoprirlo.. “ esclama Stefan, cominciando un riff di basso.
Dopo la terza volta che lo ripete, Chris prova ad andargli appresso, con un riff leggermente alterato che non stona affatto mischiato al suo.
Ma quando di colpo si aggiungono anche le due batterie e le chitarre e ciascuno fa quel che vuole, senza avere la più pallida idea di che cosa stiano facendo gli altri, il risultato, oltretutto amplificato dall’ottimo impianto, è a dir poco disastroso, anche se si tratta di sei professionisti del loro calibro.
Infatti, resistono per un minuto o poco più, e poi smettono tutti più o meno contemporaneamente.

“Che cazzo era questo schifo?” esclama Matthew, scoppiando a ridere.
“Beh, quanto a potenza niente da ridire. E’ tutto il resto che faceva a dir poco vomitare!” commenta Chris, altrettanto divertito.
“Avremmo dovuto inciderlo e consegnarlo ad Alex e Tom, dicendo che quello era il progetto finito. Sai che colpo facevamo prendere a quei due?” ridacchia Steve.
“Beh, a questo punto, perché non suonarla direttamente ai concerti? Se posso chiamare quel cazzo di frastuono.. suonare. Ad ogni modo, chissà perché ho idea che se lo facessimo non troveremmo più un fan nel raggio di 20 km!” ironizza Brian.
“Solo 20 km?! Molks, sei un ottimista!” ridacchia Stefan. “Beh, che ne dite di cancellare questo orrore dalla mente e cercare di combinare qualcosa che abbia un minimo di senso?” aggiunge subito dopo.
“Ok, però, tesoro, non puoi negare che è stato divertente!” ammicca Dom.
“Oh, sì, piccolo. Lo è stato di sicuro!” gli lancia uno sguardo seducente lui.

E basta questo svenevole siparietto fra i due per far tornare agli altri quattro la voglia di mettersi al lavoro seriamente.
Quasi come se attratto da una forza magnetica, Matthew prende posto al pianoforte.

“Per prima cosa, come la vogliamo fare? Una tutta lenta? Una tutta veloce? Una prima lenta e poi veloce? Una prima veloce e poi lenta? Una che si alterna di continuo? Qualcosa di molto elettrico, alternativo, sperimentale? O un.. boh.. esistono altri generi?” domanda lui.
“Non lo so. Come viene, viene , tanto si fa sempre in tempo a cambiarla. Tu hai già qualche idea?” gli domanda Brian.

“Forse. Non so.. ho in testa una specie di intro, che volendo si può usare anche come outro. Pensavo a qualcosa di tranquillo, leggero, dolce. Qualcosa così.. “ e dicendolo comincia a premere i tasti, dando vita ad una melodia soave e tintinnante che aumenta di velocità e intensità, per poi sfociare in una sapiente scivolata sui tasti e un susseguirsi di singole note in ordine progressivo, che si conclude con la più alta.

Brian lo osserva suonare rapito, forse perché l’ha sempre e solo sentito suonare la chitarra, oppure non ci ha mai fatto caso più di tanto.
Ma ora sì, e deve riconoscere la differenza: lui sa suonare il pianoforte, ma Matthew sa incantare con esso, sa creare una sorta di magia che sembra in grado di acquietare ogni animo.
Pare quasi che lui non abbia fatto altro nel corso della sua vita.
E considerando che ha iniziato a suonarlo alla tenera età di sei anni.. quell’affermazione non è nemmeno del tutto errata.

Non appena finisce di premere anche l’ultimo tasto, Matthew rivolge la sua attenzione a Brian, impaziente di sapere che ne pensa.

< Ma perché sono così ansioso poi? Non è che abbia suonato per far colpo su di lui.. > pensa, ma sembra più un mero tentativo di auto-convincimento.

TBC


cosa che ci tengo a precisare, avendo un ‘gruppo ‘ (ihh parolone esagerato!) che è formato solo dalla mia amica che è la cantante e da me che sono seconda voce e ‘chitarrista ‘(ihhh altro parolone indegno di quel che faccio! -_- ) , compongo ( wow, si direbbe che oggi ho fatto l’abbonamento ai paroloni! :rolleyes: ) solo per conto mio.. quindi non ho la più pallida idea di come nasca un pezzo in gruppo e chi ha per così dire la precedenza.. quindi figuriamoci tra due gruppi! Posso solo immaginarmelo ( ma per lo più questo lo dico per il capitolo successivo .. )

altra cosa , non so un’acca di pianoforte, e probabilmente quella cosa che ho chiamato scivolata avrà il suo termine tecnico che ignoro ( con la chitarra è lo slide .. che gira e rigira vuol dire scivolata!) . .. quindi chiedo scusa per la mia ignoranza. Ciò non toglie che adoro ogni volta in cui Matt lo suona, non che Brian non sia eccezionale ( ad esempio, ogni volta che sento ‘Centerfolds ‘ è un misto di brividi e lacrime!! :cry: :NONO: :ooh: ) , ma Matthew… woooooooow, e con woooooooow ho detto tutto! :P

spero continui a piacervi, appuntamento al prossimo capitolo ..

come al solito, liberi di dirmi qualunque cosa . E grazie anche a chi legge e basta.. ^_^
 
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view post Posted on 6/11/2006, 21:20     +1   -1




grazie a chiunque legga !!! :kiss: :tao:

si prosegue nel delirio :

Capitolo VIII.

“Beh, che ne dici?” gli domanda Matthew, con finta indifferenza.
“Devo ammetterlo. Niente male davvero, come intro ci potrebbe anche stare.. “ confessa Brian, e gli costa parecchio farlo. “Ma tanto che te lo dico a fare? Te lo sarai già dimenticato, quindi non vedo perché.. “ aggiunge subito dopo, molto più scontroso.
Ma non fa in tempo a finir la frase, perché Matthew gli ripropone nuovamente l’esatta sequenza, senza nemmeno una sfumatura di variazione.
“Dicevi?” domanda lui, con un chiaro atteggiamento di sfida e il petto gonfio d’orgoglio, mentre si appresta ad appuntarsi le note su un pentagramma, nel blocco posto sopra al leggio.

Brian è quasi semi-paralizzato dallo stupore, ma poi si riprende.
“Vedo che hai una buona memoria, buon per te!” fa spallucce lui. “ Ma il piano lo suoni solo all’inizio, e poi alla fine. Nel resto della canzone ti dedichi alla chitarra pure tu!” gli impone.
“Altrimenti.. che c’è? Hai paura che ti rubi la scena?” lo punzecchia Matthew.
“Hey. Tu non rubi un accidenti di niente a nessuno. E’ solo che tutta la canzone col piano non ce la vedo. Fine della discussione!” precisa l’altro, mentre il suo interlocutore non riesce a nascondere un sorrisetto divertito.. che Brian preferisce ignorare.

“Perfetto. Per il momento abbiamo un intro che dura all’incirca quaranta secondi , è già qualcosa!” commenta Chris soddisfatto.
“Già, perciò possiamo prenderci un dannato break!” propone Dominic.
“Vuoi fare un break? Ma Dom, tu non hai fatto niente!” gli fa notare Chris.
“Hey, guarda che le jam session stancano da matti!” si giustifica lui.
“Già, soprattutto se prima non ci si mette bene d’accordo. La prossima volta ci conviene suonare qualcosa che conosciamo tutti.. “ suggerisce Stefan.
“Sarebbe bastato aggiungersi uno alla volta. Tornando ad adesso, ha ragione Dom, prendiamoci un break. Del resto, è già mezzogiorno passato e io sto dannatamente morendo di fame!” commenta Brian.
“Io pure. Ok, andiamo e torniamo qui per le 13:30 o giù di lì. Così poi possiamo lavorare alla canzone fino a verso le 15:30, prima di prendere l’aereo. Io credo che in due ore combineremo pur qualcosa, che dite?” commenta Steve.

“Sicuro. Tutto sommato, se solo in dieci minuti scarsi io ho già trovato l’intro.. “
“Accidenti a te, Matt, ti vuoi pavoneggiare ancora per molto per questa dannata cosa? Vuoi una parata in tuo onore? Vuoi che battezziamo ufficialmente questa data come ‘Intro Day ’ così possiamo festeggiarti per questo puntualmente una volta l’anno?” lo interrompe Brian, innervosito.
“Andiamo a mangiare. E’ meglio!” sibila Matt, risentito, accelerando il passo e lasciando l’edificio prima di tutti gli altri.

“Non ci far caso. Sai, Matt è tanto un caro ragazzo, ma a volte è di un irascibile… Voglio dire, è chiaro a tutti che stavi solo scherzando. “ commenta Chris.
“Uh! Certo, sicuro che stavo scherzando. Già.. “ ripete Brian, con fare innocente, mentre i due si apprestano ad uscire con gli altri.

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Tutti si ripresentano alla sala di registrazione più o meno in orario.
Del resto, a stomaco pieno si lavora meglio.
“Bene. Allora ora che si fa?” domanda Stefan.
“Beh, come ha detto Tom, dobbiamo prendere tutti i vantaggi dell’essere in sei. Dobbiamo usare più ingredienti possibili, amalgamarli fra loro per bene e.. “
“E mettere tutto in forno a 200 gradi per due ore. Andiamo, Bells, stai parlando di una canzone o di una ricetta di cucina?” lo prende in giro Chris.
“Scemo, hai capito benissimo che intendevo dire. Comunque, per aprire dopo il piano io ci vedrei bene le due batterie, che dici, Dom?” si rivolge Matt all’amico.
“Sì, magari io potrei usare i piatti e il charleston, mentre Steve fa una serie di rullate.. “ prosegue Dom.
“Poi, secondo me dovrebbe toccare ai bassi.. “ prosegue Steve, rivolto a Stefan.
“Sì, mi piace. Magari possiamo fare quella cosa dei due riff diversi, sulla scia di quella che abbiamo provato nella jam session… prima che diventasse un autentico disastro. Non era male.. “ commenta Stefan, rivolto a Chris.
“Sì, suona bene. E poi tocca alle due chitarre. Hey, Matt, se ti piace tanto il fatto di metter dentro più strumenti, magari potete suonare uno l’elettrica e l’altro l’acustica, che dici?” gli propone Chris.

“Ok, per me non c’è alcun problema. Mi occupo io dell’acustica, sarà un po’ come tornare ai tempi di ‘Unintended ‘ .. “ sorride Matthew, agguantando una delle due chitarre acustiche.
“Perfetto, così io mi diverto con l’elettrica. Beh, ragazzi, lasciamo che resti solo una teoria o proviamo a mettere in pratica quel che abbiamo detto?” incita tutti Brian.

Così, Matt si riposiziona al pianoforte ed esegue l’intro, Dom e steve fanno il loro dovere, senza intralciarsi a vicenda , così come fanno Stefan e Chris.
E nel mentre, Matt ha tutto il tempo di abbandonare il pianoforte e prendere la chitarra, ma non riesce a pizzicare nemmeno una corda, perché è troppo impegnato a guardare Brian suonare.

Se ne sta lì, in piedi, quasi immobile, a guardare un punto fisso, mentre le sue dita scorrono sui tasti, alternando velocissimi passaggi di accordi, riff e note da tenere più a lungo.
In quel momento lui è lì col corpo, ma non con la mente, dato che sembra assorto in mille e più pensieri, sovrano incontrastato di un mondo tutto suo.

E, seppur inconsciamente, anche Matthew desidera far parte di quel mondo.

< Accidenti a me! Ma che diavolo sto pensando? > si rimprovera, destandosi da quella specie di trance in cui è caduto, che sembra essere anche più profonda di quella di Brian.

Infatti, quest’ultimo smette di suonar di colpo.

“No, no, non ci siamo per niente. Ci sono ancora dei passaggi troppo bruschi tra uno strumento e l’altro.. ci dovremo lavorar su parecchio. E gli ultimi accordi che ho fatto non vanno bene col resto.. “ ammette lui, insoddisfatto, per poi guardare Matthew.

“E tu? Si può sapere perché non hai suonato?” domanda.
“Uh? Sì, lo so.. è solo che non trovavo il giusto modo di venirti appresso, perciò ho pensato di vedere come te la cavavi, senza intervenire.. “ si giustifica prontamente l’interpellato.
“Ok. Allora non ci resta che ripeterla. Ma stavolta faremo così, comincia tu a suonare e sarò io a cercare di venirti dietro .. “ propone Brian.

< Basta che lo intendi solo sul piano musicale! > pensa il povero Matthew, piuttosto inquieto, mentre annuisce.

Del resto, gli basta guardare Brian negli occhi per capire che quel doppio senso era puramente intenzionale.

-----------------------------------------------------------------

All’incirca un’ora e mezza dopo, i sei si ritengono abbastanza soddisfatti di almeno un decimo dell’intera canzone.. che per altro non si può ancora nemmeno definire ‘intera ‘.
Brian sta ultimando un riff, quando l’occhio gli cade di sfuggita su Matthew, che, mentre si cimenta anche lui in un riff, passeggiando si è avvicinato sempre più a uno degli amplificatori, cercando di spingere contro la chitarra.

“Coraggio, Matt, ancora un passo ed entrerai nell’amplificatore!” lo prende in giro Brian, per poi rivolgersi a Chris e Dominic con aria interrogativa.
“Ma che gli prende?” domanda loro, sconcertato, mentre Matthew non sembra nemmeno averlo sentito e prosegue imperterrito.

“Oh, no, lo fa pure con l’acustica, credevo che lo facesse solo con l’elettrica. Credo che non lo faccia col pianoforte e le tastiere per il semplice motivo che non ce la fa a trascinarli fin là.. lo vedi anche tu che non è esattamente Mr. Muscolo.. “ commenta Dominic, scuotendo la testa.
“Vabbè, tu ignoralo, sono anni che ci chiediamo perché faccia così, e ancora non abbiamo trovato una risposta . E’ uno di quei grandi misteri che non verranno mai svelati!” aggiunge Chris, mentre Matthew si è finalmente deciso a staccarsi da lì, tornando in mezzo agli altri, per poi smettere di suonare.
“No, non mi piace nemmeno questo. Ma sento che ci sono vicino, è solo questione di tempo.. “ osserva lui.

“Ma di tempo al momento non ne abbiamo più molto. Almeno per quel che ci riguarda. Sono quasi le 15:15, quindi credo che ci convenga smettere qui per oggi, o addio aereo!” fa notare Steve.
“Sì, hai ragione. E poi come primo giorno può bastare. Birmingham, stiamo arrivando!” esclama Stefan, mentre sia lui che Brian ripongono i loro strumenti nelle custodie.
“Bene. Ci si rivede non appena ci danno la nuova sala prove anche di là.. “ saluta Brian e le due band si augurano un reciproco buon viaggio.

“Beh, visto che ormai siamo rimasti solo noi tre, direi che ce ne possiamo pure anda.. “ afferma Dominic, alzandosi dalla batteria, ma viene interrotto dalla chitarra di Matthew.
Sia lui che Chris si girano in direzione del suono e vedono Matt di nuovo appiccicato all’amplificatore, intento a lavorare su quel riff, e sembra determinato a non smettere finché non ne verrà a capo.
“Ok, come non detto!” alza gli occhi Dominic.
“E’ il solito perfezionista!” alza gli occhi Chris, mentre entrambi sono pronti a scommettere che il loro amico andrà avanti a torturarli con quella chitarra anche sull’aereo!

TBC

La ‘ fissa ‘ di Matthew per gli amplificatori è vera , cioè… gliel’ho vista fare in diversi live e diverse canzoni, ma, come sto facendo praticamente con tutto, l’ho esagerata parecchio ( un po’ come il fatto che Brian tende a ‘imbambolarsi ‘ a volte quando suona) , ci tenevo a precisarlo . :unsure:

Spero continui a piacervi, ma come sempre, liberi di dirmi qualunque cosa.. ^_^

Al prossimo capitolo!

 
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Happily Bleeding
view post Posted on 6/11/2006, 23:19     +1   -1




mi piace tantissimo questa ff, complimenti davvero!!! :looove: :looove: :looove:

aspetto il seguito con impazienza :D :sisi!!!!: :sisi!!!!:
:rockon:
 
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HappyEnd
view post Posted on 8/11/2006, 21:11     +1   -1




Heilà! :P

che bello, una nuova lettrice!! :sisi!!!!: :sisi!!!!: :sisi!!!!:
Grazie Happily Bleeding, (carinissimo il nick da 36 Degrees !! :woot: ) , sei gentilissima :looove: , me tanto felice che ti piaccia, spero continui ad essere così..

ora proseguo:

capitolo abbastanza lunghetto.
Piccolo avviso : ho fatto un mini saltino temporale con le varie tappe perché altrimenti credo che l’avrei tirata davvero troppo per le lunghe. Ad ogni modo spero non sia un problema… :blink:

Capitolo IX.

I giorni si susseguono con un ritmo forsennato e tra i vari viaggi, concerti e impegni extra, i Placebo e i Muse riescono ad ultimare la base strumentale del loro pezzo solo l’ultimo giorno a Nottingham, penultima delle loro tappe.

E’ stato più impegnativo del previsto e ciascuno dei musicisti ha perso il conto delle volte che si è ritrovato a dover azzerare tutto e ripartire da zero, per adeguarsi agli altri, finché dopo estenuanti tentativi tutti insieme hanno raggiunto un risultato molto più che soddisfacente, che se non è la perfezione stessa di sicuro ci va estremamente vicino.

Inutile dire che, con incommensurabile gioia di Matthew, nessuno si è azzardato a fargli cambiare anche solo una nota del suo preziosissimo intro che ormai lui ama come un figlio.

“Perfetto. Direi che il capitolo ‘Musiche ‘ è definitivamente chiuso. e credo che anche sulla durata non ci sia nulla da ridire, dato che sei minuti abbondanti mi sembrano più che sufficienti!” commenta Brian, mentre ripone la sua chitarra nella custodia, così come fanno tutti gli altri coi loro strumenti.

“Certo che ce ne ha preso di tempo, ma ne valeva davvero la pena.. “ osserva Dominic, mentre tutti abbandonano quello che è già il terzo studio di registrazione che è stato messo a loro disposizione.

All’uscita vengono loro incontro i due manager, che entrambe le band hanno avvisato con un colpo di telefono.
“E così, finalmente avete concluso la traccia. Considerando quanto ci avete lavorato su, dev’essere un capolavoro!” commenta Alex.
“E, modestie a parte, lo è. Fidati, quel pezzo sarà una bomba!” dichiara Stefan.
“Solo che prima di farlo ascoltare anche a voi, aspettiamo che sia completo delle parole.. “ aggiunge Steve, guardando Brian e Matthew.

“A questo proposito, io mi stavo domandando.. a me sembra già perfetta così com’è, forse le parole la rovinerebbero. Quindi, perché non la lasciamo così e basta?” propone Matthew con nonchalance.

“Stai dicendo che vorresti che rimanesse solo una strumentale? Perché secondo te dovremmo far uscire le due edizioni limitate dei vostri album, un singolo e.. “ fa una pausa Tom, voltandosi verso Brian con fare scettico. “ E addirittura un video.. solo per una semplice versione strumentale?” domanda retoricamente, un po’ scocciato.
“Dici di no, vero?” si rende conto da solo Matthew di quanto ha appena consigliato.
“Certo che è no! Quindi, caro il mio sfaticato, vedi di darti da fare con Brian e tirate fuori un gran bel testo!” lo sprona Tom.
“Eh sì, ci daremo da fare, di questo puoi starne certo… “ assicura Brian, facendo un occhiolino a Matthew.

“Anzi, sai che ti dico? Visto che si tratta solo di trovar le parole, non serve nemmeno la sala di registrazione, possiamo starcene tranquillamente in una stanza dell’Hotel. Dunque, oggi pomeriggio abbiamo entrambi l’aereo per Cardiff, no? Per stasera di sicuro no, visto che arriveremo sul tardi ed è meglio che ci riposiamo. Ma domani mattina, non certo presto, va bene dopo le 10:30, puoi venire al Palace, così stiamo nella mia stanza e lavoriamo alla canzone. Tanto è questione di una giornata, ne sono certo.. “ suggerisce Brian.

< Da soli, e per di più nella sua stanza d’hotel? Qui va di male in peggio. Pensa, Matthew, pensa a una scappatoia.. > si impone il ragazzo, per nulla tranquillo.

“Direi che va benissimo. Così ci basta prenotar una sala di registrazione solo per quando vi servirà per incidere il pezzo completo.. “ concorda Alex.
“Non sono d’accordo!” protesta Matthew, attirando l’attenzione di tutti su di lui. “Io credo che sia meglio usar la sala di registrazione e star lì tutti e sei.. “ continua lui.
“E perché mai? I testi non sono la nostra specialità, quello è compito vostro, sono certo che ve la caverete benissimo!” risponde Dominic, con fare tranquillo, ma lo sguardo che getta a Matthew sembra trasmettere il chiaro messaggio ‘ Non ti azzardare a portarmi via la giornata libera!’

“Non è per i testi che lo chiedo. E’ solo che è meglio se la ripetiamo insieme tutti quanti, per ricordarci bene la musica.. “ si giustifica l’altro.
“Stai scherzando? Ti conosco bene, di solito ti basta sentir una melodia anche solo un paio di volte per memorizzarla quasi del tutto. E stamattina avremo provato la versione finale almeno dieci volte, quindi.. a che ti serve risentirla?” gli fa presente Chris. “Ma se proprio non puoi farne a meno, ho una bella notizia. Forse non te ne sei accorto, ma l’ultima volta che l’abbiamo provata l’ho incisa, per sicurezza.. “ continua, estraendo dalla tasca della custodia del suo basso un CD.

“Sta qui dentro, tieni, così potete ascoltarvela quante volte volete e non avrete bisogno di noi!” conclude, consegnandoli il CD, incurante del fatto che Matthew gli stia rivolgendo uno sguardo che incenerirebbe un iceberg!
Purtroppo per lui, anche Chris vuol difendere la sua giornata libera, ad ogni costo.
“Ti ringrazio, Chris, sei sempre così previdente. Che farei senza di te?” si sforza di sorridergli Matthew, mentre nella sua mente alberga un pensiero di indole tutt’altro che gentile.

< Nota a me stesso: oltre a Dom, uccidere anche Chris e poi intraprendere una carriera da solista! > aggiorna la sua personale lista nera lui, mentre ripone quel ‘ provvidenziale ‘ CD nella custodia della sua chitarra.

“Bene, pare che il problema sia risolto. Ci vediamo domani da me. Ciao Matthew, ciao ragazzi, fate buon viaggio!” li saluta Brian, allontanandosi con gli altri.

< So già che il viaggio andrà bene. E’ dall’atterraggio in poi che cominceranno i miei guai.. > pensa Matthew, parecchio preoccupato.

-----------------------------------------

Cardiff, ore 10:39

“Hey, non è valido! Al Prince noi non ce l’abbiamo la vista mare, vi siete beccati l’Hotel migliore!” commenta Matthew, rientrando dal vasto balcone della camera di Brian.
“Allora, adesso che hai finito di esplorare ogni singolo angolo della mia stanza, possiamo cominciare o cosa?” sbuffa Brian, seduto sul suo letto, scocciato dall’invadenza del ragazzo.
“Uh. Sì, scusa, è solo che mi piace comparare le stanze degli altri Hotel con quelle dove sto io, ma ora possiamo iniziare.. “ risponde l’altro, estraendo un block-notes e una biro.

“Di solito è l’ultima cosa a cui penso, ad ogni modo, come vogliamo chiamare questa canzone?” domanda lui, tamburellando con la penna contro al blocchetto e appoggiandosi alla porta finestra.
Brian lo guarda a fondo, con sorriso sornione.
“You Will Be Mine (Tu Sarai Mio)’ !” esclama.

Matthew sobbalza e la biro gli sfugge di mano, finendo sul letto.
“Io spero per te che questo sia solo un suggerimento per il titolo!” commenta.
“Beh, sta a te deciderlo!” ribatte l’altro, restituendogli la biro.
“Cazzo, Brian, se non dai un taglio a questo schifo, ti informo che ‘Black-eyed’ non sarà più solo una tua canzone, ma anche una dolorosa realtà!” lo informa, mostrandogli una mano a mo’ di pugno.
Per tutta risposta, Brian ride.
“Potrebbe essere divertente! Te l’ho mai detto che sono anche un po’ masochista e quindi il dolore mi eccita di più?” lo informa lui.
Matthew alza gli occhi, mettendosi le mani nei capelli.
“Dannazione! Io non so più come diavolo prenderti!” borbotta.
“Invece, io di sicuro so come mi piacerebbe prendere te .. “ ribatte l’altro maliziosamente.

“Chiudi quella cazzo di bocca a torniamo alla dannata canzone. A proposito, ma chi l’ha detto che dobbiamo stare nella stessa stanza? Questo è il tipo di lavoro che si può fare benissimo anche solo per telefono, con te qui.. e io dall’altra parte del mondo!” afferma Matthew, ma Brian lo guarda poco convinto.
“Che c’è? Ah, sì, il concerto.. non posso stare dall’altra parte del mondo. Beh, ma posso stare al mio Hotel. Sì, sì, faremo così.. “ propone lui, avvicinandosi alla porta.

“Bel tentativo, carino. Ma noi siamo bloccati qui finché non abbiamo finito, e tu lo sai meglio di me. Quindi fa’ il bravo e torna qui a lavorare.. “ lo sprona Brian, picchiettando l’altra parte del letto.

“Ok, per tornare a lavorare. Ma, nemmeno per sogno! Non mi siederò mai così vicino a te!” precisa Matthew, spostando una sedia e mettendosi all’angolo opposto.
“Fa’ un po’ come ti pare!” alza gli occhi Brian, sdraiandosi sul letto.
“Uh, Brian, ci sarebbe un’altra cosa.. “ aggiunge Matthew, con tono calmo.
“E sarebbe?”
“SMETTILA UNA MALEDETTA VOLTA PER TUTTE DI CHIAMARMI ‘CARINO ‘!” sbotta il ragazzo.
“Come vuoi, My Sweet Prince!” gli fa l’occhiolino Brian.
“Argh, no! Così è pure peggio!” replica Matthew, disgustato.
“Ok, Nancy Boy!” ridacchia Brian.
“Nemmeno per sogno, questo è il peggiore in assoluto!”
“Ma è quello che sei!” fa le spallucce l’altro.

“Che cosa? * Tu * chiami effeminato * me * ?! Hey, non sei tu lo stesso ragazzo che qualche anno fa, quando portavi i capelli più lunghi, veniva scambiato spesso per una ragazza e abbordato da altri ragazzi? L’hai detto tu stesso, in un’intervista!” gli fa notare Matthew.
“Touché!” ammette Brian, ma poi lo guarda, accigliandosi.
“Ad ogni modo, tu come fai a sapere queste cose? Allora ammettilo che in fondo ti importa di me!” sorride lui.
“Non farti illusioni. E’ solo che una sera che ero a casa mia e stranamente non avevo nulla da fare, ho acceso il PC e ho navigato un po’ per il web, così, per divertimento. Ho visitato un sacco di siti e scoperto un sacco di cose. E in uno di questi siti c’era un link a ‘Le più pazzesche interviste alle rockstar ‘ . Ho cliccato e ho cominciato a leggere qua e là, ce n’era pure una su me e Dom.. che abbiamo detto di quelle cose da farmi venire il dubbio che fossimo un po’ sull’alticcio andante.. . E poi ho letto anche la tua, dove dicevi quella cosa. E c’era pure una foto tua, a quei tempi. Non c’è da chiedersi perché ti scambiassero per una ragazza, lo sembravi davvero!” spiega l’altro.
“E sentiamo, è il genere di ragazza che avrebbe avuto una chance con te?” si interessa Brian.
“Non è questo il punto, quindi non provarci neanche!” lo mette in guardia Matthew.

“E va bene, torniamo alla canzone!” si arrende Brian.
“Saggia decisone, anche perché sono quasi le 11:00 e ancora non abbiamo combinato nulla. Riguardo al titolo, tu come li scegli di solito?” si interessa Matthew.
“Beh, di solito chiamo le canzoni a seconda della parola o della frase che uso di più nel testo. Però ce ne sono anche alcune che non c’entrano nulla col testo, a volte.. “ spiega l’altro.
“Io di solito preferisco i titoli che non c’entrano con le lyrics, ma non sempre. Comunque, se dovessi scegliere un titolo che non c’entra col testo, qualunque esso sarà, ma che si adatta alla realtà, di sicuro sarebbe ‘Forced To Do Something We Thought We Liked (Costretti A Fare Qualcosa Che Credevamo Ci Piacesse) ‘ !” sentenzia Matthew.

“Sai che ti dico? A me piace!” lo informa Brian.
“Sul serio?”
“Sul serio. Non importa di che parlerà la nostra canzone , il titolo sarà quello.. “ assicura Brian, mentre Matthew se lo scrive sul blocchetto.
“Ok, passo numero due. Troviamo le dannate lyrics!” propone lui e, chissà perché, ha il presentimento che non sarà una cosa tanto immediata come il titolo.

TBC

E nel prossimo capitolo.. accadrà qualcosina.. ma non aggiungo nulla… :shifty:
Come al solito, spero se vi piaccia fin qui, ma siete liberi di dirmi qualsiasi cosa :rolleyes: ;)

 
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49 replies since 3/10/2006, 17:07   863 views
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