Black Eyed PLACEBO Forum • Loud like Placebo version

Max Musica

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- glòsòli -
view post Posted on 2/10/2013, 19:32     +1   -1




"Loud like love”, il ritorno dei Placebo.
Videointervista a Brian Molko & co.

02 Ottobre 2013

nlwl

Un album (il settimo) meno eccessivo e più tranquillo, subito finito al primo posto nella classifica di iTunes. «Il disco più onesto e sincero che abbiamo mai fatto»

L'energia e la potenza dal vivo ci sono sempre. Gli eccessi di alcool e droga e le intemperanze sul palco, invece, sembrano lontani anni luce. Tornano i Placebo con il loro settimo album Loud like love e noi li abbiamo incontrati mentre erano di passaggio a Milano. La band di Brian Molko ha voglia di raccontare il nuovo lavoro, balzato subito al primo posto della classifica di iTunes.

«È quello più sincero e onesto che abbiamo mai scritto e prodotto», dicono. «In quasi tutti i brani ho voluto raccontare i sentimenti che nascono all'interno delle relazioni, che, attenzione, non sono sempre positivi. Ho parlato di gelosia, di ossessione, di "cuori spezzati” per il dolore», racconta il leader Brian Molko.

Come hanno reagito i fan?
«La maggior parte benissimo. Alcuni non hanno apprezzato che si parlasse di relazioni, avrebbero preferito argomenti meno universali e sicuramente più oscuri».

Tra i brani ce n'è uno dal testo molto forte come Rob the bank (trad. Ruba alle banche), che a un certo punto dice: "disegna l'immagine di una svastica”.
«Non parlo di crisi finanziaria, ma di gelosia. Faccio un elenco di azioni sconsiderate, di crimini, poi il testo dice: "fai pure quello che vuoi ma poi torna a casa, torna da me”».

Si è parlato molto anche del singolo Too many friends perché attacca i social network come Twitter e Facebook.
«Non voglio criticarli, anche perché quasi tutti li usano. Too many friends è una canzone sulla solitudine. Negli anni Ottanta la metafora più utilizzata nelle canzoni era quella dell'attesa del telefono che non suona, ora la tecnologia è cambiata ed è cambiata... anche la metafora. Quello che voglio dire è che è più semplice avere relazioni virtuali piuttosto che dal vivo perché non ti devi mettere realmente in gioco e non corri veri rischi».

La scorsa domenica a Quelli che il calcio hai accennato alla frase di Guido Barilla sulle pubblicità con protagonisti gay dicendo: "abbasso Barilla”. Che idea ti sei fatto dell'Italia, tu che hai sempre giocato con l'ambiguità sessuale? SIamo retrogradi?
«No, puoi trovare queste posizioni ovunque. Noi, poi preferiamo giudicare un Paese in base alle nostre esperienze e al rapporto che abbiamo con il nostro pubblico. E noi amiamo i Paesi mediterranei».

In Italia i Placebo torneranno per un'unica imperdibile data: il 23 novembre all'Unipol Arena di Bologna.

Silvia Danielli
 
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