Black Eyed PLACEBO Forum • Loud like Placebo version

ONDAROCK - nuova biografia

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view post Posted on 10/10/2013, 18:17     +1   -1

Mr of the flowers

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Per diversi anni la biografia dei Placebo su Ondarock era abbastanza scandalosa, fatta di inesattezze, acidità, critiche ed accuse gratuite ed infamanti, finalmente dopo tanti anni e dopo tante mail di protesta per un gruppo che il sito definiva "vietato ai maggiori di 18 anni" ha reso onore al gruppo con una recensione nettamente più competente, bilanciata ed onesta che fotografa quasi perfettamente la posizione della band nel panorama mondiale odierno ed in quello storico.. alcuni potranno non trovarsi d'accordo su quanto scritto nella parte che descrive il post 2006, ma in ogni caso, ora, vale la pena leggere questa biografia

www.ondarock.it/popmuzik/placebo.htm

buona lettura
 
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GianlucazZ
view post Posted on 12/10/2013, 00:48     +1   -1




letta proprio un paio di sere fa.. e' sicuramente + obiettiva di quella precedente in cui semplicemente si sparava a zero sulla band vomitando informazioni sommarie e frutto di opinioni personali e pregiudizi. questa nuova e' in molti punti decisamente ben scritta e mi trova daccordo, anche se ancora vedo molta superficialita' quando si parla delle canzoni in se stesse. da rivedere le recensioni sui vecchi album.

edit: ma poi perche' mettere questo titolo alla pagina "Placebo
Androgynous rock for dummies" ovvero rock androgino per stupidi? ..... prima mi fanno la biografia nuova e ben curata per poi metterci un titolo del genere? presa di culo a go go

Edited by GianlucazZ - 12/10/2013, 02:06
 
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Ellis_Curtis
view post Posted on 12/10/2013, 11:03     +1   -1




Grazie mille per la segnalazione!

Effettivamente ricordo che ondarock non ha mai dato giudizi molto positivi ai placebo, ciò nonostante la nuova biografia è scritta senz'altro meglio e mi trovo, in generale, d'accordo!

Un paio di cose mi sono saltate all'occhio però... ho trovato un po' esagerato il continuo sottolineamento del rapporto droga/musica come se fossero imprescindibilmente interconnessi! Inoltre dà una visione di brian molto stereotipata del rocker anni '70 innamorato della sua dose.... lo dipinge come un drogato ultra-recidivo che non riesce a smettere di impasticcarsi fino ai tempi di meds! Per carità... io non conosco la verità, non ho idea di quanto si drogava, né se lo si avesse potuto definire effettivamente un tossico-dipendente... ma mi sembra comunque una descrizione estrema quella che ha dato! Forse qualcuno di voi ne sa più di me sull'argomento droga/brian?

In secondo luogo la separazione col vecchio steve.... Si sanno i motivi reali che hanno portato alla rottura? Perché, tra Stefan che dice che Steve aveva alzato un muro e Steve che risponde che è stato chiamato dal manager per dirgli che all'improvviso non era più nella band (quindi ne era sorpreso anche lui...), mi dà quasi a pensare che ci sia semplicemente stata una grossa incomprensione!
 
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GianlucazZ
view post Posted on 12/10/2013, 12:24     +1   -1




purtroppo i placebo band e persone sono sempre stati molto riservati ed'e' sempre molto difficile scovare informazioni su di loro (a meno che non si tratti della promozione di qualche album o evento)
 
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view post Posted on 12/10/2013, 13:26     +1   -1

Mr of the flowers

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beh brian ha più volte rilasciato dichiarazioni dove ha ammesso di aver provato ogni genere di droga, gli stessi in più occasioni, magari commentando i testi delle canzoni, hanno più volte rimarcato come queste siano in qualche modo legate alla dipendenza da alcoolici (soprattutto nei brani di meds) in UK brian ha da sempre il soprannome di nano superdrogato malato di sesso (o una roba simile).. in più occasioni poi lo stesso ha ribadito come sia incline alle dipendenze di qualsiasi genere ed anche per questo si è tenuto alla larga dai social network proprio perché teme che possano creargli una nuova dipendenza..

di brian pre 2008 un mezzo profilo psicologico alla fine lo si riesce a tracciare.. la rock star un po' viziata, un po' diva, che spesso fa i capricci e che ha la lingua lunga, la sua indole alla fine era ben nota anche negli anni lussemburghesi dove veniva definito dai compagni come il classico ragazzino gracilino che ogni tanto veniva pestato perché amava aprire troppo la bocca in maniera arrogante, vuoi un po' per il suo innato carisma, vuoi un po' per il suo carattere, vuoi un po' perché era stato quasi abbandonato dalla famiglia, vuoi un po' perché il suo talento e la sua naturale propensione per le arti (recitazione, balletto, musica ecc) non erano del tutto capite ne condivise, vuoi perché in ogni caso era un po' effemminato.. questi elementi li ha estremizzati poi con l'arrivo di un successo abbastanza immediato ed inatteso, e di tante droghe.. ricordo in un'intervista dove, forse per fare solo un po' il paraculo, diceva che ci fu un periodo all'inizio dove spendeva più soldi in droghe di quanti ne guadagnasse con gli ingaggi dei concerti.. durante il periodo di black market music era quasi irritante, veramente arrogante e presuntuoso, ma anche gli altri 2 lo erano, il successo di WYIN galvanizzò molto il gruppo che si sentì di avere il mondo in pugno, sfortunatamente BMM non andò benissimo e arrivò il primo fondamentale bagno di umiltà per il gruppo che poi si è ritrovato così a ricominciare con sleeping with ghosts in maniera diversa, con un'immagine diversa e una comunicazione diversa.. sicuramente l'arrivo di un figlio nel 2005 lo ha inizialmente responsabilizzato.. e con l'abbraccio delle filosofie orientali è riuscito ad uscire dai suoi problemi.. sta di fatto che, come dice la stessa recensione, anch'io concordo sul fatto che maggiori erano i problemi, le psicosi e le dipendenze di brian e del gruppo, migliore era la loro musica
 
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Ellis_Curtis
view post Posted on 12/10/2013, 14:52     +1   -1




CITAZIONE (Bionic88 @ 12/10/2013, 14:26) 
sta di fatto che, come dice la stessa recensione, anch'io concordo sul fatto che maggiori erano i problemi, le psicosi e le dipendenze di brian e del gruppo, migliore era la loro musica

eh già, a me non è mai piaciuto pensarlo, tuttavia bisogna ammettere che è sempre stato così per i musicisti! non so... per me non è bello pensare che il meglio di noi riesca a uscire fuori solo grazie a fattori esterni come droghe o alcool...! :morto:

Per quanto riguarda l'abbandono del vecchio steve, sai qualcosa? :)
 
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view post Posted on 12/10/2013, 15:30     +1   -1

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all'epoca ricordo che si parlò anche di divergenze musicali incolmabili.. ci fu anche un'intervista al vetriolo di Hewitt dove commentava battle for the sun dicendo che per lui era quasi infamante nei confronti del nome dei placebo.. ribadiva come il gruppo avesse fatto tanto per darsi una nomina oscura e dark nel corso degli anni e di come l'impensabile positività della band abbia distrutto tutto..

io onestamente ho sempre pensato che brian, almeno internamente, volesse la svolta di battle for the sun già da tempo, sentiva il bisogno di cambiare la sua musica per cambiare se stesso, o viceversa.. invece Hewitt probabilmente voleva rimanere fedele ad atmosfere più tradizionali e all'uso dell'elettronica oltre che ad uno stile di vita più sregolato.. da li forse qualcosa si è incrinato e olsdal ovviamente non ha potuto far altro che prendere la parte che maggiormente gli conveniva ($$$), hanno covato sotto sotto questa divergenza per l'ultima tranche del tour di meds (il project revolution tour) e una volta salutati all'aeroporto l'hanno fatto fuori.. ecco il perché dello stupore di Hewitt.. ed ecco perchè le dichiarazioni di brian su steve (ha seri problemi di alcool, è violento, eravamo ormai su mondi diversi, non comunicava ecc) ovviamente questa è una mia ricostruzione personale
 
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Ellis_Curtis
view post Posted on 12/10/2013, 16:30     +1   -1




...e probabilmente la tua ricostruzione non si allontana molto dalla realtà dei fatti! e condivido pienamente l'opinione secondo cui brian sentiva il bisogno di cambiare la sua musica per cambiare se stesso!

grazie mille!! :D
 
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Martina14
view post Posted on 20/11/2013, 17:03     +1   -1




ciao ragazzi, sono di passaggio sul forum proprio per la biografia.
E' uscito infatti un volume in italiano con tutta la biografia dei Placebo.
Trattandosi di una piccola casa editrice chiaramente non ne parla quasi nessuno, ma il libro è molto bello. S'intitola "La Rosa & La Corda - PLACEBO 20 Years". (Autrice Francesca Del Moro, ed. Sound and Vision) Per chi è a Bologna il 22 c'è anche lapresentazione, al negozio di dischi SEMM
 
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8 replies since 10/10/2013, 18:17   283 views
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