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Loud Like Love [recensione, pareri], dite la vostra sul nuovo album dei Placebo

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view post Posted on 11/9/2013, 14:34     +1   +1   -1

Mr of the flowers

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Prima di tutto, spero di non aver sbagliato sezione :ç__ç: detto ciò, questo topic è dedicato ai pareri che ognuno di voi formulerà sul nuovo album.
Io personalmente, lo dico senza troppi problemi, non ci scommettevo una lira su questo disco, ragion per cui mi sono lanciato su torrent e l'ho scaricato promettendomi che, nel caso mi fosse piaciuto, l'avrei acquistato.

AVVISO: di seguito è riportata la mia personalissima e modestissima recensione del disco, per chi volesse attenderne l'uscita ufficiale è pregato di tornare alla pagina precedente :tau:




1. LOUD LIKE LOVE
Il disco si apre con un arpeggio di chitarra effettata con una lieve distorsione e delay, ci guida all'immediata esplosione che rimanda palesemente all'artwork dell'intera opera, una miriade di colori e sensazioni regalate dai numerori effetti e sinth presenti in sottofondo; entra subito la voce di Brian come sempre in ottima forma, molto melodica e alta ormai (scordatevi definitivamente il suo timbro prettamente nasale, ormai ha imparato a cantare completamente di gola e diaframma). Il pezzo fila liscio senza troppi patemi anche se forse troppe volte lascia l'ascoltatore in sospeso, in attesa di un ritornello che arriva solo nel finale. In definitiva il pezzo è un piacevole pop-rock molto classico tipico dei Placebo post 2007, sicuramente se fosse durato un minuto in meno, eliminando magari l'ultimo verso, sarebbe stato ancora meglio. Col senno di poi, una volta ascoltata l'intera opera si comprende come questa canzone sia un vero e proprio apri pista, una dichiarazione di intenti su quello che accadrà nelle restanti 9 tracce.

2. SCENE OF THE CRIME
Il pezzo si apre con dei battiti di mani sintetizzati e batteria che accompagna solo sui piatti, veramente notevole l'interpretazione di Brian che letteralmente si porta con se uno alla volta tutti gli strumenti, prima la gran cassa della batteria, poi il basso ed infine la chitarra, il prezzo prende forma nel giro di un minuto e funziona veramente bene. Con l'ingresso da li a poco di un beat elettronico di sottofondo, del piano e di alcuni contro cori si intuisce che si sta probabilmente ascoltando la migliore canzone dei Placebo dall'arrivo di Steve Forrest dietro le pelli. Il finale anche in questo caso è un crescendo molto potente con la voce di Brian che ci guida in lontananza. Potenziale singolo.

3. TOO MANY FRIENDS
Eccoci a quello che è il primo singolo del disco e paradossalmente, il pezzo più debole dell'intera raccolta. Arpeggio di piano con voce di Brian ad aprire, un marchio di fabbrica ormai consolidato. Anche in questo caso gli strumenti entrano in sequenza: batteria, basso, ed infine chitarra. La melodia è sfacciatamente easy listening e priva di qualsiasi inventiva, allo stesso tempo però riesce nell'intento di rimanere in testa di chi l'ascolta.
L'obiettivo quindi viene raggiunto, però ci si dovrebbe dimenticare che si parla dei PLACEBO, ovvero di un gruppo il quale i primi singoli di ogni album erano pezzi non propriamente commerciali come Pure Morning, Taste In Men o The Bitter End, pezzi intrisi di stile che ugualmente riuscivano ad ottenere il consenso del grande pubblico. Too Many Friends sarà passata sicuramente molto per radio ma non rappresenta degnamente ne i Placebo, ne il disco in se.

4. HOLD ON TO ME
Inizio da pelle d'oca, sembra di ascoltare un gruppo post rock, qualcosa di vicino ai God Is An Astronaut, c'è sempre del lieve sinth di sottofondo, chitarra che arpeggia, batteria su di un 4/4 elementare, insomma un tappeto perfetto per far risaltare la splendida voce di Brian. Il pezzo parte come un'ottima ballata elegante fino ai 2 minuti, dove la voce sparisce e compare la chitarra solista di Brian che ci regala l'ennesimo assolino fotocopia già presente nel rif di Infra-Red, nella riedizione di I Know, ed in Come Undone.. una caduta di stile. L'assolo sfuma e prendono la scena gli archi di Fiona, il tutto si ricompatta nuovamente in un unico corpo: chitarra solista, archi e base iniziale, il tutto pervaso dal parlato di Brian che, un po' come ai tempi di Summer's Gone, ci accompagna fino alla fine.. ma i risultati purtroppo non sono memorabili come quelli del 1998.

5. ROB THE BANK
La quinta traccia di Loud Like Love si apre in maniera molte, con un basso cazzuto e deciso, la voce rabbiosa di Brian e la batteria che picchia fin dal primo momento. Parte il ritornello ed è delirio: finalmente un po' di distorsione degna dei primi lavori della band, mentre la seconda chitarra si prodiga in un mini solo acidissimo e dissonante. Roba che da queste parti non si vedeva forse dai tempi di Black Market Music, ottimo il bridge centrale che allo stesso tempo da respiro all'ascoltatore ma mantiene alta la tensione fino alla ripresa finale. Ottima, sarebbe stata un degno primo singolo.

6. A MILLION LITTLE PIECES
Inizio con piano, basso e batteria, il tutto molto effettato e ovattato dal delay, ben presto però sparisce il tutto per far spazio alla voce di Brian in quella che risulta essere una pop-ballad di piacevole ascolto e di elegante fattura. Il ritornello riprende la melodia iniziale con l'aggiunta di una chitarra acustica che completa perfettamente l'arrangiamento di questa canzone dal sapore lievemente coldplaydiano.

7. EXIT WOUNDS
Da questa traccia in poi, il disco inizia ad assumere delle tinte a me più gradite, cioè più oscure. Base elettronica, chitarra minimale in sottofondo, voce finalmente su toni più bassi ed un andamento che può vagamente ricordare qualcosa presente tra le collaborazioni tra Brian e Timo Maas, e su Meds (Space Monkey su tutte). Il clima è affascinante e dopo 2 minuti esplode nel ritornello il quale vede l'ingresso della batteria e del basso. Ottima la scrittura della melodia vocale e della struttura del pezzo il quale prosegue elegantemente, nella maniera da me descritta, sino al finale anticipato da un assolo di chitarra effettata molto piacevole, ed onestamente da me inaspettato.
I PLACEBO con questo pezzo dimostrano di essere ancora in grado di poter scrivere musica veramente seria, la stoffa c'è, anche se pure in questa canzone si ha la sensazione che qualcosina in più si poteva fare per rendere la 7ª traccia di Loud Like Love, un pezzo memorabile.

8. PURIFY
Intro di chitarra, suonata tipicamente nello stile di Brian, ovvero note singole e spesso dissonanti suonate ripetutametne tra loro, un po' come faceva all'epoca di Kitch Objects, Miss Moneypenny e Brick Shithouse, la differenza essenziale tra questi pezzi e Purify sta purtroppo nel ritornello, ottimo in questo episodio ma non efficacemente potente.
Brian ancora una volta preferisce ovattare il suono della sua chitarra con del phaser, limitandone la potenza distorsiva, il risultato lascia un po' con l'amaro in bocca perché il pezzo è scritto bene ed ha un ottimo tiro, sicuramente dal vivo renderà nettamente di più.

9 BEGIN THE END
Un po' come per Hold On To Me, il pezzo si apre con un arpeggio di chitarra, basso che si fa sentire alla chiusura di ogni giro e batteria inchiodata sul rullante; il tutto fa molto effetto e crea uno stato d'ansia interessante. La voce di Brian entra più dolce che mai ed il pezzo in breve prende forma.
Si potrebbe erroneamente essere portati a credere che questa sia una ballad ma invece non lo è. Questo è un pezzo dark che probabilmente da solo vale l'acquisto del disco, un pezzo ricco di enfasi ed arrangiato in maniera sapiente ed elegante, un pezzo che si lascia scoprire ed apprezzare sempre di più ad ogni ascolto, un pezzo che da circa 7 anni non si sentiva nel repertorio PLACEBO, un pezzo che in Meds avrebbe probabilmente rubato la scena a tante altre canzoni, un pezzo che come in un vortice, col passare dei minuti si carica di enfasi ed emozioni e per questo non annoia assolutamente l'ascoltatore nonostante la sua durata raggiunga esattamente i 6 minuti. Memorabile il finale.

10. BOSCO
Brian ha parlato tanto di questo pezzo, l'ha indicato come il suo preferito dell'intero disco, come quello a cui è legato emotivamente di più e non è facile capire il perché leggendone il testo e ascoltando la dolce melodia proveniente dal piano suonato da Stefan. E' un po' come un remake di Centrefolds, anche se stavolta il tutto è intriso di una dolce malinconia, di un sorriso amaro per i tanti errori commessi in passato. L'atmosfera è piacevole e rilassata, a tratti sembra quasi una via di mezzo tra una ninna nanna e una disperata confessione.. Veramente stupendi gli arrangiamenti degli archi che entrano prepotentemente nel ritornello rendendo la canzone struggente e degna dell'essere posta a chiusura del disco.

In definitiva LOUD LIKE LOVE è effettivamente un disco, come gli stessi PLACEBO hanno definito, onesto, un disco che mette a nudo ciò che i PLACEBO sono dal 2008, un gruppo con una nuova mentalità, una nuova maturità, un nuovo batterista e una nuova line up dal vivo, i PLACEBO di oggi sono semplicemente questi e Loud Like Love sintetizza perfettamente il loro sound, personalmente a me rimane l'impressione che questo sia il loro ultimo disco, il classico disco che in qualche maniera potrebbe chiudere un ciclo ventennale a meno che non decidano di proseguire lungo la scia degli ultimi pezzi del disco, regalandoci così in futuro un disco più oscuro. Sicuramente superiore a Battle For The Sun e all'orrendo EP di B3.
La stoffa c'è, ma adesso sembrano più che altro come quel classico grande calciatore a fine carriera cui è rimasto solo il piede buono ma ha perso lo scatto e l'agilità dei vecchi tempi.

Voto: 6,5 - Lo acquisterò.
 
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view post Posted on 11/9/2013, 19:03     +1   -1

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Ooh, lo aspettavo proprio questo topic :D
Parto con un'introduzione generale.
Per quanto mi riguarda, io quest'album l'avevo preso "sotto gamba", per così dire.
Soprattutto dopo aver ascoltato "Too Many Friends" (che ha comunque un video stupendo) e "Loud Like Love", mi aspettavo un disco quasi pop, che si distaccasse dal solito stile Placebo e che potesse risultare addirittura superficiale e deludente.
Sono lieta che non sia stato così!
Intendiamoci, i momenti d'incertezza ci sono, ma in linea di massima concordo con quello che ha scritto Bionic88.
I Placebo sono ancora in grado di offrire pezzi coi controcazzi, se ci si mettono :D
Ho letto in una delle ultime interviste che in quest'ultimo disco Brian vede molti riferimenti ai primi lavori della band ed anche su questo sono d'accordo, anche se solo in parte.
Alcune parti di "LLL" mi ricordano infatti "Without You I'm Nothing", con la differenza che mentre quest'ultimo trasmetteva soprattutto malinconia, insieme ad occasionali scoppi di frustrazione giovanile (ehi, in fondo era il loro secondo album!), LLL parte con la scarica di positività della title track, però poi è come se il lato oscuro dei Placebo prendesse il sopravvento.
Il punto è che io in questo album avverto molta tristezza, seppur nascosta sotto la copertina sgargiante ed il titolo ottimista e quasi frivolo, che all'inizio mi aveva suscitato non poche perplessità.
E non è solo la tristezza a trasparire (soprattutto nei pezzi finali), ma anche il rimpianto di una giovinezza perduta ed una generale inadeguatezza verso sentimenti che non si è in grado di gestire.
Terminata la pappardella iniziale, anche io mi cimento con il giudizio traccia per traccia xD

1. LOUD LIKE LOVE
Questa title track, che nasce appunto come dichiarazione d'intenti, francamente non mi dice molto, nè per il testo nè per la melodia, però sarei curiosa di sentirla dal vivo, perché secondo me ci guadagnerebbe parecchio.

2. SCENE OF THE CRIME
Allora. Presente il video con il minuto e mezzo di anteprima? Ecco. A me sono bastati meno di dieci secondi per amarla. Quel ritmo sincopato iniziale, con il battito di mani, mi ha dato letteralmente i brividi. La amo, punto e basta.

3. TOO MANY FRIENDS
Il primo singolo, quello che ha lasciato un po' l'amaro in bocca, che ha abbassato le aspettative. Non la ritengo una canzone degna dei Placebo, ma è orecchiabile e ho notato che dopo qualche ascolto mi rimane in testa xD diciamo che si sono salvati in extremis con il video, come ho già detto. (E come già era successo con For What It's Worth xD).

4. HOLD ON TO ME
La prima cosa che mi ha colpito di questo pezzo è stata la voce di Brian. L'ho trovata diversa dal solito, più stridula, quasi come se cantare gli procurasse sofferenza fisica. Pur essendo piuttosto triste, la trovo comunque orecchiabile e mi piace molto.

5. ROB THE BANK
L'ho ascoltata poco, però finora è la traccia che mi piace di meno. Il testo vorrebbe essere socialmente impegnato, ma finisce per essere piuttosto scontato :/ però mi piace la melodia distorta e, come nel caso di LLL, penso che dal vivo renderà molto di più!

6. A MILLION LITTLE PIECES
La classica ballad, forse una delle canzoni più pop del disco. Il testo non mi dice granché, ma la melodia mi piace. Nel complesso, la considero però un pezzo "accessorio".

7. EXIT WOUNDS
Qua rientriamo in territori decisamente più familiari xD è oscura, in perfetto stile Placebo nel senso più positivo del termine. Trovo che, delle dieci tracce, questa sia quella con il testo migliore. In parte, per il contenuto, mi ricorda Brick Shithouse. (Anche in questo caso si parla infatti di qualcuno che osserva/vorrebbe osservare la persona amata mentre fa l'amore con qualcun altro).

8. PURIFY
Per la forza d'impatto assomiglia un po' a Rob the Bank, ma personalmente la trovo di gran lunga migliore xD e anche questa rientra nella categoria di canzoni "da concerto" :D

9. BEGIN THE END
... da dove cominciare? Non lo so, seriamente. Ho perso il conto delle volte in cui l'ho ascoltata. C'è una tale tristezza, sia nel testo che nella melodia, un tale senso di abbandono... quell "I try, God knows I try" mi spezza il cuore. Indubbiamente la mia preferita, insieme a Scene of the Crime

10. BOSCO
Il brano finale, quello a cui Brian è più legato. Una degna conclusione, se così si può dire, che però lascia un senso di... pena? Il testo è davvero intimista però questa volta Brian è diretto, non ricorre a metafore o ambiguità ed è quasi come se ci tenesse ad entrare in contatto diretto con l'ascoltatore. La melodia è fantastica e sono innamorata degli archi di accompagnamento.

Okay, ho scritto il papiro della vita, ma ci tenevo ad esporre il mio punto di vista e non avevo niente di meglio da fare :D
 
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Hannah With The Beatles
view post Posted on 14/9/2013, 15:51     +1   -1




Mi sa che eravamo tutti partiti con dubbio ed esitazione verso questo nuovo album, io compresa... beh, dico che non solo mi sono tremendamente ricreduta, ma ho adorato quest'album sin dal primo ascolto. Lo trovo intimo, triste oltre il limite, delicato e insieme arrabbiato, aggressivo e sensualissimo, profondo... Per me e' perfetto!
 
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view post Posted on 19/9/2013, 19:33     +1   -1

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Ammetto che con un po' di ascolti in più e con una lettura un po' più approfondita della liriche, il disco mi ha preso di più.. Mi sembra palese però una diversa qualità dell'opera tra le prime 5-6 tracce (buone) e le ultime 4 che invece sono veramente quanto di meglio i Placebo abbiano sfornato da Twenty Years.. Lo preferisco non solo a Battle For The Sun ma anche a buona parte di Meds..
 
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Hannah With The Beatles
view post Posted on 19/9/2013, 21:39     +1   -1




Quoto tutto!
 
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arual66
view post Posted on 19/9/2013, 23:11     +1   -1




Quoto in tutto e per tutto hannah...ero partita a dir poco prevenuta su questo album visti i singoli e i lavori precedenti che avevano lasciato parecchio a desiderare ma niente da fare, queste merdacce la scampano sempre :) che dire..mi sono innamorata di questo album, di questa malinconia estrema ma dolcissima che emerge sotto questa "luce" soltanto apparente di cui tanto avevano parlato i nostri (scusate ma a me l'artista privo di sofferenza non ha mai convinto..se si parla di placebo poi) . Per non parlare della sensualità avvolgente e inedita che molko ci regala con testi inaspettatamente diretti e intimissimi che nonostante siano diversi conservano quel fascino inconfondibile dei vecchi album e evidenziano una crescita artistica e personale che al posto della noia che mi aspettavo ha portato una sorprendente nuova bellezza. Dolce, intenso e comunque molto dark, che che ne dicano i nostri "positivisti":) un plauso per la sorpresa!

A proposito, splendide "exit wounds", "begin the end", "million of pieces", ma anche purify , scene of the crime..ora come ora mi piacciono praticamente tutte esclusi i singoli..chi sarà la nuova musa ispiratrice di questi testi così "diaristici"?
 
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view post Posted on 20/9/2013, 00:07     +1   -1

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CITAZIONE (arual66 @ 20/9/2013, 00:11) 
chi sarà la nuova musa ispiratrice di questi testi così "diaristici"?

Continuo a chiedermelo anch'io... :)
 
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Hannah With The Beatles
view post Posted on 20/9/2013, 09:40     +1   -1




CITAZIONE (arual66 @ 20/9/2013, 00:11) 
Quoto in tutto e per tutto hannah...ero partita a dir poco prevenuta su questo album visti i singoli e i lavori precedenti che avevano lasciato parecchio a desiderare ma niente da fare, queste merdacce la scampano sempre :) che dire..mi sono innamorata di questo album, di questa malinconia estrema ma dolcissima che emerge sotto questa "luce" soltanto apparente di cui tanto avevano parlato i nostri (scusate ma a me l'artista privo di sofferenza non ha mai convinto..se si parla di placebo poi) . Per non parlare della sensualità avvolgente e inedita che molko ci regala con testi inaspettatamente diretti e intimissimi che nonostante siano diversi conservano quel fascino inconfondibile dei vecchi album e evidenziano una crescita artistica e personale che al posto della noia che mi aspettavo ha portato una sorprendente nuova bellezza. Dolce, intenso e comunque molto dark, che che ne dicano i nostri "positivisti":) un plauso per la sorpresa!

A proposito, splendide "exit wounds", "begin the end", "million of pieces", ma anche purify , scene of the crime..ora come ora mi piacciono praticamente tutte esclusi i singoli..chi sarà la nuova musa ispiratrice di questi testi così "diaristici"?

Sono d'accordo con tutto ciò che hai scritto! : :graffie:
 
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Ellis_Curtis
view post Posted on 22/9/2013, 13:16     +1   -1




Beh, perdonatemi ma ora mi voglio sfogare un po' anche io! :XD:

Premetto che ho aspettato l'uscita dell'album per ascoltarlo (dio solo sa gli sforzi che ho fatto per scappare da too many friends passata in radio!)... avevo solo letto un po' di interviste in cui brian, tutto sicuro di sè, annunciava: è l'album che abbiamo sempre voluto fare! e io pensavo "cavolo! spero ke abbia pesato le sue parole! :asd: "

un fatto è chiaro: battle for the sun non è stato un "passo fuori dal sentiero": col nuovo steve si sono trasformati, hanno una sonorità ben diversa dai primi album!
vedo meds come un album di intermezzo tra queste due sonorità, e questo è un punto focale secondo me. infatti io li ho conosciuti nel 2007 con meds e credo che questo mi abbia permesso di mantenere una prospettiva "oggettiva", a dispetto di molti che li hanno conosciuti prima e quindi se li sono visti cambiare troppo... :OMGlol:
voglio esprimere la mia visione su questo punto perché ho letto tantissimi commenti (non tanto su questo forum, quanto in giro su altri siti, su youtube, su facebook, ecc....) di delusione sul fatto che non sono più quelli di una volta, addirittura che sono morti già dai tempi di meds... : :-.-: ebbene, nonostante le due sonorità diverse, io sono sempre riuscito a vedere il "filo conduttore", l' "essenza", il "cuore" dei placebo, chiamatelo come volete! è difficilissimo spiegare qual è, in cosa consiste... saranno i testi, saranno le melodie, saranno gli effetti che usano... o più probabilmente è l'insieme di queste cose: l'atmosfera che si crea! ecco, così direi: l'atmosfera che ascolto in ogni loro canzone fa placebo! :sosweeet: mi ricordo un'intervista a brian ai tempi di Sleeping with Ghosts che, accusato di non essere più la band che suonava nancy boy e anzi, di fare addirittura una canzone senza chitarra come english summer rain, rispose: finché la suoniamo (una canzone) e ci piace, è placebo!

in battle for the sun si erano concentrati su un solo tipo di atmosfera, è un album pieno di energia, voglia di cambiare... è bello pomposo insomma! Loud Like Love è sicuramente più a 360°, per questo mi piace molto di più! ::Q___:

passo a un parere veloce per ogni canzone:

LOUD LIKE LOVE
bella canzone di apertura, ottima melodia, il riff di stefan è meraviglioso! e mi piace il crescendo finale! l'ultimo "loud like love" me lo sarei risparmiato però.... :^^:

SCENE OF THE CRIME
intro originale e stupendo, poi però, la canzone va un po' a perdersi secondo me... è la canzone che mi ha preso di meno di tutto l'album! sarà la melodia della strofa che appesantisce... e quel "scene of the crime" riverberato a palla lo butterei veramente via se non fosse per le note di piano che lo accompagnano! :nonono:

TOO MANY FRIENDS
a quanto ho capito è la canzone dell'album che si odia o si ama! :XD: il problema di questa canzone è la melodia prettamente pop di brian... chiaramente orecchiabile, ma per forza! è pop! la canzone viene salvata dalla sonorità dark che viene data dagli effetti elettronici e dalla chitarra! a me piace molto proprio per questo: è un esperimento ben riuscito di come si può coniugare il pop con il genere dark! :uau:
lasciatemi spendere una parola per il video: è semplicemente geniale! secondo me tra i migliori che abbiano mai fatto, non ha nulla da invidiare a pure morning in quanto ad originalità!

HOLD ON TO ME
intro bellissimo, quell'effetto "bruciato" che mi ha subito ricordato l'intro della cover di Daddy Cool! la melodia è dolce e coccolante, riflessiva! e così si dimostra coerente e azzeccato il finale parlato! ciò che uccide questa canzone è il riff di chitarra che come ha notato Bionic88, è già sentito e risentito... sono davvero confuso... :hypo: non so se sia pura pigrizia o se sono innamorati di quel riff... boh! (una cosa è certa: a me ha rotto le p***e... :asd: )

ROB THE BANK
prossimo singolo? pobabile! basso e melodia fighi e decisi! è una canzone che ha stile! :ghghgh: il ritornello è psichedelico da morire! :uau:

A MILLION LITTLE PIECES
finalmente una ballata che mancava da troppo tempo.... è un pezzo meraviglioso e coinvolgente! il finale è da brividi!

EXIT WOUNDS
è la mia preferita dell'album! ha tutto ciò che possiamo chiedere: un intro elettronico fighissimo, una voce soffusa, una chitarra dark, un ritornello straziante :sigh2: (e per questo, mi ricorda blind) e un ponte strumentale meraviglioso!! questa canzone mi ha fatto capire che sono ancora innamorato perso di loro! :ooh:

PURIFY
come rob the bank, ecco un'altra canzone che ha molto stile! ritornello coinvolgente, gli assoli di chitarra ricordano placebo primo album! :ok: anche questa secondo me è gettonabile come prossimo singolo!

BEGIN THE END
una canzone che non mi sarei aspettato! il riff di chitarra è bellissimo e la canzone di sviluppa proprio bene! le sonorità del ritornello mi ricordano un po' i pink floyd! dal punto di vista musicale (e parlo da musicista) è la più bella!

BOSCO
continuo a chiedermi come sia potuta uscire una canzone così bella..... :sosweeet:

insomma è un album che mi è piaciuto moltissimo! la parte elettronica questa volta non ha fatto da contorno, ma da colonna portante alle canzoni: si amalgama bene e dà corpo! è stata usata in modo intelligente insomma!

come avete già notato, i testi sono molto più espliciti e intimi! non me lo sarei aspettato, ma comunque mi piacciono molto!
una nota dolente invece la devo fare per la costruzione delle melodie... ho avuto come l'impressione che questa volta brian non abbia voluto impegnarsi molto sulla metrica, la quale ha invece sapientemente tirato a piacimento come un elastico quando gli faceva più comodo! il caso che mi è sembrato più eclatante è stato il ponte di rob the bank in cui cambia la metrica in tutti e quattro i versi! insomma... va bene tutto, ma così mi sembra veramente buttato li senza troppo sforzo, quando invece avrebbe potuto cambiare un po' il testo per farlo suonare meglio! vabè...scelte sue, noi accettiamo e ascoltiamo! :asd:

scusate il papiro, ma avevo voglia di scrivere! :lingua:
 
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Suffer Well
view post Posted on 22/9/2013, 21:20     +1   -1




Approfitto anche io di dare un'opinione riguardo l'album :)

Ammetto che a priori sono partita molto scettica perché leggendo le prime interviste che erano uscite temevo che ci proponessero una sorta di Battle For The Sun 2 e ascoltando Too Many Friends (che catalogo insieme a Loud Like Love le canzoni più "scarse" dell'album) mi ero un po' preoccupata, ma una volta ascoltando l'intero lavoro ho tirato un sospiro di sollievo e mi sono ricreduta.
Devo concludere che questo album mi piace davvero moltissimo, è un lavoro corposo, sottile e pieno di sorprese. A me ha dato l'impressione che all'interno di questo Loud Like Love ci siano i Placebo vecchio stile in chiave moderna, matura e questo mi allieta moltissimo.
Sono deliziata dalle canzoni che sono state concepite per questo album e ognuna di esse mi ha trasmesso una particolare emozione. Concepisco l'intero album come una storia che viene raccontata canzone dopo canzone in ordine di apparizione e che sfocia in una personalissima conclusione molto toccante (Bosco). Mi dispiace che come singolo sia stato scelto proprio Too Many Friends e Loud Like Love perché come ho già detto le ritengo le canzoni meno brillanti dell'album, spero che un prossimo singolo sia A Million Little Pieces poiché ritengo che sia a livello del testo sia a livello melodico sia di una bellezza spiazzante (infatti posso con certezza affermare che è il mio brano preferito u.u) tuttavia temo che verrà scelta Purify perché l'hanno proposta già ad un concerto e in ogni caso sembra che i Placebo si muovano verso scelte di brani più movimentati (un vero peccato perché a mio avviso i brani più belli sono quelli più lenti).
Chiusa questa breve parentesi direi che sono molto soddisfatta anche a livello dei testi delle canzoni. Ammetto che temevo il peggio quando ho sentito Too Many Friends perché il testo non mi piace assolutamente (al contrario la melodia è molto orecchiabile e non mi dispiace), poi per fortuna ho scoperto che il resto dell'album ha un contenuto molto diverso e molto più profondo, che trasuda tematiche decisamente più toccanti e "intime".
Direi che una dovuta considerazione vada anche al fatto che seppur alcune tracce sono inaspettatamente lunghe rispetto a quello che eravamo abituati nei precedenti album (escludendo l'EP) sono ben riuscite anche nella loro lunghezza, in particolare mi riferisco a Begin The End e Bosco che a mio avviso sono perfette dalla prima all'ultima nota, sono limpide, avvolgenti, intense.
In conclusione direi che la mia paura iniziale si è dissolta, saranno solo dieci tracce questa volta, ma direi che la qualità è quella che conta in ogni caso e non la quantità e in questo specifico caso direi che la qualità è davvero ottima :)
 
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Ashtray Girl
view post Posted on 24/9/2013, 05:33     +1   -1




QUOTE (Ellis_Curtis @ 22/9/2013, 14:16) 
lasciatemi spendere una parola per il video: è semplicemente geniale! secondo me tra i migliori che abbiano mai fatto, non ha nulla da invidiare a pure morning in quanto ad originalità!

Anche a me piace tantissimo il video di TMF, lo trovo assolutamente geniale! Non capisco perchè molti lo critichino sinceramente...

QUOTE (Ellis_Curtis @ 22/9/2013, 14:16) 
EXIT WOUNDS
questa canzone mi ha fatto capire che sono ancora innamorato perso di loro! :ooh:

Ho pensato la stessa identica cosa. Sentendo Exit Wounds mi sono sentita come dieci anni fa quando li ho ascoltati per la prima volta. Pur senza mai aver smesso di amarli, sentendo exit wounds è come se mi fossi perdutamente innamorata di loro un'altra volta da capo :XD:
 
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Ashtray Girl
view post Posted on 24/9/2013, 16:11     +1   +1   -1




Oggi mi sento anche io di spendere "due parole" su questo LLL :)
Ebbene si, come tanti altri vecchi affezionati, quando ho saputo il titolo del disco ho rabbrividito per la paura di cosa ci potesse attendere, mi inquietava l’idea che un tema così comune li avrebbe inevitabilmente trascinati in un abisso di banalità e luoghi comuni.
Allora mi sono messa a scervellarmi sulle varie accezioni del termine “loud” non volendo arrendermi all’idea di questo “forti come l’amore”, e mi dicevo, magari è inteso nel senso di “pressante”, “insistente”... Oggi, dopo aver passato una settimana ad ascoltarlo, riascoltarlo, riascoltarlo ancora da capo ormai credo davvero centinaia di volte, apprezzo il titolo nella sua accezione di “forti come l’amore”, perché capisco l’estremizzazione che sono riusciti a fare di un termine così comune.
Mi aspettavo un disco ottimista, luminoso, “respirabile”, un proseguo di battle for the sun, in cui la ricerca della felicità dopotutto non era stata soddisfatta, pensavo che questo Loud Like Love fosse proprio il raggiungimento della meta. E invece mi sono trovata spiazzata da un disco malinconico, cupo e a tratti persino claustrofobico (inutile dire che la sorpresa è stata più che gradita).
L’apertura io la trovo vagamente in contrasto col resto del disco, in questo senso lo associo tanto a battle for the sun: I will battle for the sun.... In a bag you will be before the day is over per me è semanticamente sul piano di We are loud like love... Then I run away to wonderland and disappear without a trace. Aspettative deluse. Tentativi di raggiungere qualcosa, realizzazione dell’impossibilità di farlo e resa finale.
Per quanto riguarda i singoli brani, tra i due singoli credo di preferire Loud Like Love, anche se TMF, escluso il piano iniziale che trovo davvero un po’ scontato (diciamo che secondo me si riprende alla seconda strofa), non mi dispiace.
Scene of the crime la metterei al terzo posto nella mia classifica personale, ha un bel ritmo, diversa dal solito... mi piace molto anche il testo.
Hold on to me non mi fa impazzire nella prima parte ma trovo il finale letteralmente geniale. Purtroppo essendo in Cina non ho avuto possibilità di trovare il disco originale qua perciò devo aspettare di rientrare in Italia per aprire la mia copia e vedere tutto l’art work ma per ciò che ho intravisto dalle immagine credo che ci sia un forte collegamento tra il delirio del finale di hold on to me e le immagini del disco.
Rob the bank è il perfetto singolo in stile Placebo. Lo trovo un pezzo davvero incisivo ed è credo quarta nella mia classifica personale, se la gioca con AMLP che segue e che trovo la ballata perfetta. Adoro l’inizio della seconda strofa.
Exit Wounds come ho già detto mi ha fatta innamorare di nuovo per la prima volta del Placebo. La amo follemente, è la canzone perfetta, posso ascoltarla 10 volte di seguito ed ogni volta ho la pelle d’oca. Ha un’atmosfera incredibile, ed esprime l’essenza di tutto ciò che amo dei Placebo.
Purify la trovo spettacolare. Mi piace l’uso che stanno facendo dell’elettronica, e adoro la frase remagnetise my moral compass, una delle mie preferfite di tutto il disco.
Begin the end è meravigliosa, a mio avviso batte Bosco (che dalle premesse pareva essere il capolavoro del disco). è dolce e sofferta, mi da i brividi. Bosco è meravigliosa e se avessero usato questo tipo di pianoforte in tmf forse sarebbe uscita una canzone nettamente migliore. Ma tra le due penso proprio di preferire Begin.
In generale sono completamente presa da questo disco. è esattamente come lo volevo.
 
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view post Posted on 25/9/2013, 01:41     +1   -1

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Ed intanto il disco, nella sua prima settimana si è fermato solo alla 13° posizione nella classifica inglese.. speriamo risalga pochino altrimenti in "madre patria" sarà il primo grande flop della band..
 
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view post Posted on 26/9/2013, 16:13     +1   -1

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in italia invece si sono fermati al 2 posto :)
 
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view post Posted on 27/9/2013, 13:34     +1   -1

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CITAZIONE (Bionic88 @ 26/9/2013, 17:13) 
in italia invece si sono fermati al 2 posto :)

ottimo risultato direi :)
 
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15 replies since 11/9/2013, 14:34   751 views
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